“Kobe era unico nel suo genere e una persona umile… fuori dal campo“, uno dei tanti passaggi del discorso con cui Vanessa Bryant ha introdotto Kobe Bryant nella Hall of Fame del basket mondiale, nel giorno in cui altri due grandi rivali e colleghi del Black Mamba, Tim Duncan e Kevin Garnett, vi entrano con lui.
A parlare per Kobe, Vanessa e Michael Jordan, che assiste accanto alla moglie dell’ex star dei Lakers al discorso. “Sono certa che Kobe stia ridendo da lassù perché sto per celebrarlo in pubblico per tutti i suoi traguardi. Riesco a vederlo, seduto a braccia conserte mentre sorride felice e dice: ‘Beh, niente male!’. Non lo avevo mai fatto prima perché mio marito era solito ricevere così tanti complimenti dai suoi fan in tutto il mondo, e a qualcuno spettava il compito di tenerlo con i piedi per terra“.
“Kobe sta ancora vincendo“, dice Vanessa “Se fosse stato qui stasera avrebbe avuto una lunga lista di persone da ringraziare, persone che lo hanno supportato e stimolato ad arrivare fino a qui. Amici, famiglia, avversari di una vita, mentori. In sua vece, a tutte queste persone non posso che dire grazie“.
Vanessa Bryant racconta poi di come avesse parlato con Kobe della sua prossima introduzione nella Hall of Fame, appena una settimana prima dell’incidente aereo del 26 gennaio 2020, in cui Bryant e la figlia 13enne Gianna Maria, per tutti Gigi, persero la vita assieme ad altre 7 persone a Calabasas, Los Angeles. I Bryant si stavano recando in elicottero assieme a tre compagne di squadra di Gigi e ai rispettivi genitori alla Black Mamba Academy di Thousands Oak per una partita.
“Non ho preparato un discorso per lui, perché era lui a preparare personalmente tutti i suoi discorsi, Kobe era intelligente, sapeva parlare in pubblico e aveva così tante doti. So però che oggi avrebbe voluto ringraziare tutti coloro in quali lo hanno aiutato ad arrivare qui, comprese le persone che hanno avuto dubbi su di lui e quelli che gli hanno detto che non avrebbe mai raggiunto i suoi obiettivi“.
“Vi avrebbe ringraziati tutti, perché alla fine vi ha dimostrato che vi sbagliavate“.
Il discorso di Vanessa Bryant per Kobe: “Il tuo duro lavoro ha dato i suoi frutti. Ce l’hai fatta”
Vanessa parla poi di quanti sacrifici, fisici e mentali, Bryant abbia sostenuto per diventare il miglior giocatore di basket possibile. Gli infortuni, numerosi, e quella sua capacità di astrarsi dal dolore fisico per continuare a giocare, a restare in campo. “Segnò due tiri liberi con un tendine d’Achille spezzato, ricorderò per sempre lo sguardo che mi rivolse uscendo dal campo quella sera. Sapeva fosse grave, vedevo la sua preoccupazione. L’infortunio era grave, ma il suo ritorno in campo fu una grande impresa“.
“Le persone non lo sanno, ma il motivo per cui Kobe voleva giocare nonostante tutti gli infortuni era perché diceva sempre di ricordarsi come da ragazzino era solito guardare con suo padre il suo giocatore preferito, Michael Jordan. Kobe non voleva mai deludere i suoi fan, soprattutto quelli che erano venuti a vederlo dal vivo e soprattutto i più giovani“.
“Una volta gli chiesi: perché non stai fuori una partita? Non stai bene. Lui mi rispose: e tutte quelle persone che sono venute oggi a vedermi giocare e non potranno farlo più?“.
Vanessa Bryant elenca quindi tutti i premi e i riconoscimenti vinti da Kobe in campo e dopo il ritiro, compreso il premio Oscar per il miglior cortometraggio, “Dear Basketball”. “Ma il suo premio più grande è essere stato uno straordinario papà di 4 figlie. Io voglio ricordare e ringraziare qui mio marito: lui ha fatto tutto questo, lui ha ispirato tante persone a essere grandi, lui ha siglato tutti quei record“.
“Congratulazioni, Kobe. Tutto il tuo duro lavoro e tutti i sacrifici hanno dato i loro frutti. Mi hai sempre detto: se devi scommettere su qualcuno, fallo su te stesso. E io sono grata che tu abbia scommesso su te stesso. Ce l’hai fatta, sei nella Hall of Fame, se un vero campione. Tu se Kobe Bean Bryant“.
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