Alta tensione in casa New York Knicks, dopo la sconfitta nella notte contro gli Orlando Magic. Il protagonista è Julius Randle che, dopo aver ricevuto un fallo tecnico per un litigio con gli arbitri, si è scagliato contro il suo compagno di squadra Immanuel Quickley.
La sconfitta di questa notte è la terza consecutiva per Randle e compagni, che riapre totalmente la corsa ai playoffs nella Eastern Conference. Dopo un periodo di grazia con 9 vittorie consecutive, sembra che Knicks adesso si trovino un periodo abbastanza complicato, testimoniato proprio dal tanto nervosismo che c’è in squadra.
Per Randle, infatti, si tratta addirittura del terzo fallo tecnico fischiato nelle sue ultime tre partite. In questa fase complicata, l’allenatore Tom Thibodeau dice che l’unico modo per uscire è farlo da squadra compatta: “In questi momenti difficili dobbiamo restare uniti. Entriamo in queste cose insieme e ne dobbiamo uscire insieme. Dobbiamo fare alcune cose meglio e dobbiamo impegnarci a farlo da squadra. Non possiamo perdere di vista l’obiettivo che ci siamo predisposti.”
In realtà, anche nell’ultima sconfitta contro i Magic per 111-106, i New York Knicks hanno avuto una reazione da squadra. Nel corso della gara, infatti, hanno toccato anche un massimo svantaggio di addirittura 19 punti, recuperato però ad inizio quarto periodo. Questo comunque non è bastato ai Knicks a portare a casa la vittoria.
A raccontare la frustrazione della squadra al termine della partita è stato RJ Barrett: “C’è tanta frustrazione. Spesso discutiamo tra di noi. Vogliamo fare i playoffs. In questo momento della stagione ogni partita è fondamentale. Quando perdiamo in questa maniera, la frustrazione aumenta sempre di più. Ma queste sono le partite e succede.”
Discorso condiviso anche dal diretto interessato della discussione di questa notte, Immanuel Quickley. Anch’egli dice come tutta la squadra in questo momento abbia i nervi tesi, perché sono vicini all’obiettivo playoffs e non vogliono assolutamente buttare all’aria quanto fatto di buono fino a questo momento. Certo è che, questa eccessiva carica può anche rivoltarsi contro gli stessi Knicks, che devono stare attenti a gestire le proprie emozioni.