In silenzio, e approfittando del livellamento alle spalle dei Denver Nuggets della Western Conference. con la vittoria per 123-105 contro i Portland Trail Blazers i Golden State Warriors sono ora quinti a Ovest.
Il record non è certo entusiasmante, 32-30, ma è vincente nonostante un parziale da 7 -23 in trasferta che pesa come una zavorra ingombrante. E le recenti vittorie contro Twolves e Blazers, rivali dirette, sono arrivate senza Stephen Curry infortunato, e senza Andrew Wiggins che è lontano dalla squadra per ragioni personali e famigliari.
Buona parte del merito è nel rendimento di Klay Thompson, che contro Portland ha segnato 23 punti con 8 rimbalzi, e che contro i Timberwolves ne aveva messi 32 con 6 su 14 al tiro da tre. Nelle ultime 10 partite, Thompson sta segnando 27 punti di media a gara con il 46.6% al tiro pesante, cifre cui il “vecchio” Klay pre-infortuni ci aveva abituato.
Contro i Trail Blazers, gli Warriors hanno rimediato a una partenza lenta con un terzo quarto da 39-17 di parziale e neutralizzando in difesa un Damian Lillard reduce da 71 punti contro i Rockets, e che aveva segnato 15 punti nel solo primo quarto. Per Golden State anche 29 punti per Jordan Poole, 21 punti per Donte DiVincenzo e 16 punti con 8 su 10 dal campo per Jonathan Kuminga, dalla panchina.
Klay Thompson: “Sono il Reggie Miller moderno”
Prima della partita contro Minnesota, Klay Thompson aveva risposto a una domanda su quale fosse il giocatore ad averlo ispirato di più, per il suo stile di gioco e le qualità. La sua risposta? Reggie Miller, star degli Indiana Pacers, uno dei migliori tiratori di sempre e oggi telecronista per TNT, e hall of famer.
“Il mio stile di gioco assomiglia a quello di Reggie Miller, mi definisco il Reggie Miller moderno. E Reggie era uno che non si tirava indietro, ti entrava sotto pelle, lui e Kobe sono i due giocatori che preferisco per il ruolo di guardia tiratrice, due che davano tutto in campo. Ed è così che vorrei essere ricordato quando avrò smesso di giocare e guarderò alla mia carriera. Come un giocatore che ha dato tutto quello che aveva e che ha giocato al massimo livello possibile“.