Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Durant, primo giorno da Suns: “Kyrie? Pugno nello stomaco. A Phoenix tutto per il titolo”

Durant, primo giorno da Suns: “Kyrie? Pugno nello stomaco. A Phoenix tutto per il titolo”

di Michele Gibin
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Kevin Durant ha definito la richiesta di trade di Kyrie Irving prima della deadline “un colpo duro da digerire“, e non ha nascosto i suoi rimpianti per ciò che non è stato ai Brooklyn Nets, in alcuni passaggi importanti della sua presentazione al Footprint Center come nuovo giocatore dei Phoenix Suns.

Al fianco del Gm James Jones e del neo proprietario della squadra Mat Ishbia, che si è presentato a sua volta con un grandissimo colpo di mercato, Durant ha parlato per oltre 20 minuti con i cronisti. Tanta attenzione al passato recente ai Nets ma anche tanta voglia di anticipare che cosa saranno i nuovi Phoenix Suns del big three KD-Devin Booker-Chris Paul.

Brooklyn? Mi è dispiaciuto soprattutto non aver potuto finire il lavoro. E dire che avevamo costruito finalmente un po’ di ritmo, di inerzia, quella cultura che avevamo sempre cercato“, ha detto Durant sui Nets “Io non sapevo davvero che cosa stava avvenendo tra Kyrie e il front office, ero concentrato solo sul campo. Certo è stato un duro colpo, ci ha portato via la nostra identità. Irving è un giocatore sui cui facevamo affidamento in campo, un hall of famer (…) senza di lui non avremmo avuto un’identità precisa“.

Devo ammettere” ancora KD “Che è stata dura da mandare giù. Ho adorato giocare con tutti i ragazzi, mi sono goduto ogni cosa lì e l’idea di non aver finito la stagione è dura da mandare giù. Io? Ho provato a reagire rapidamente, capire che cosa avessi dovuto fare e nel frattempo dedicarmi alla riabilitazione e al recupero. E’ accaduto tutto piuttosto in fretta“.

Durant ha poi parlato della breve esperienza del big three con James Harden e Kyrie Irving: “Diciamo che è stato incredibile per 16 partite. Non abbiamo avuto abbastanza tempo assieme ma nella NBA, per diventare una grande squadra devi giocare, devi spendere tanto tempo assieme in campo“. Quindi un passaggio sentito, indietro ai tempi della riabilitazione dal grave infortunio al tendine d’Achille del 2019: “Ci sono stati tanti alti e bassi a Brooklyn ma io ho lavorato sodo, come tutti. Ci abbiamo provato al meglio delle nostre possibilità, nonostante tutto quello che succedeva attorno a noi, con i media e le vicende di alcuni nostri compagni di squadra (…) 4 anni così, è difficile non commuoversi pensandoci un po’. Venivo da un infortunio e tutti mi hanno aiutato, non potrei mai dire nulla di cattivo“.

Tutt’altro tono rispetto a quanto detto dal suo ormai ex compagno di squadra, Kyrie Irving che da Dallas si era detto “lieto che Durant se ne fosse andato da lì”, parlando di Brooklyn e dei Nets.

Ovviamente, Durant ha parlato dei nuovi Suns e di cosa si aspetta di trovare: “Direi che abbiamo tutto quello che serve per avere successo, i ragazzi qui hanno esperienza e sanno che cosa vuol dire giocare una finale NBA. Anche il general manager qui (James Jones, ndr) è un ex campione NBA, abbiamo un campione come coach in Monty Williams“.

Perché ho scelto Phoenix? Hanno accumulato tanta esperienza in questi due anni, si è vista la grande crescita da quando Monty e James hanno preso in mano le cose (…) io ho sempre adorato venire qui a giocare, sapevo che sarebbe stato un grande posto per venire a giocare, con uomini come Deandre Ayton e Devin Booker, Chris Paul che sono dei grandi lavoratori. E io voglio fare parte di questo gruppo, non vedo l’ora“.

Kevin Durant non ha poi indicato una data precisa per il suo rientro in campo, KD è fermo dallo scorso 15 gennaio a causa di una distorsione al ginocchio ma ha ripreso da alcuni giorni ad allenarsi in palestra, da solo e 1 vs 1. Il suo rientro è previsto dopo la pausa per l’All-Star Game e entro marzo.

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