Jusuf Nurkic ha cercato di comprare delle dosi di vaccino inutilizzate negli Stati Uniti per il suo paese, la Bosnia ed Erzegovina. Purtroppo per lui, però, non può farlo. Nurkic ha spiegato tutto in un’intervista con Ramona Shelburne di ESPN. “Si possono fare solo delle donazioni. Ma non abbastanza da vaccinare le persone,” ha detto il centro dei Portland Trail Blazers. “Ho cercato di comprare delle dosi per il mio Paese. Avevo pensato ai soldi, al piano, a tutto. Ma purtroppo non possiamo farlo. Anche se trovassimo i vaccini, le leggi dicono che finché tutti gli americani non sono vaccinati, non si possano vendere le dosi di vaccino. Quindi non so cos’altro poter fare. Ci ho veramente provato.”
Il giocatore bosniaco, che si è vaccinato a marzo insieme ai suoi compagni di squadra, è frustrato dal fatto di non poter acquistare delle dosi per i suoi connazionali quando gli americani si rifiutano di vaccinarsi. “Molte nazioni stanno soffrendo e poi ci sono gli Stati Uniti, ovviamente lo stato numero 1 al mondo, che avrebbero le dosi per tutti e la gente non vuole vaccinarsi. Penso che l’umanità abbia fallito. Perché tutti i paesi nel mondo dovrebbero aver accesso a quelle dosi di vaccino in più, giusto?”
In Bosnia ed Herzegovina ci sono stati oltre 200mila casi confermati di positività al COVID-19 e 9665 persone sono morte a causa del virus. Numeri che assieme al fatto di aver perso la nonna per colpa del virus nel 2020, hanno spinto Jusuf Nurkic a cercare di intervenire in sostegno del suo paese.
La 16esima scelta del draft del 2014 ha finito la stagione NBA 2020\21 a 11.5 punti, 9 rimbalzi e 3.4 assist di media a partita, tirando con il 52.5% dal campo, il 40% da 3 e il 61.9% ai tiri liberi.