Contro gli Washington Wizards sembrava la partita giusta per coach Michael Malone per far riposare Jamal Murray, Aaron Gordon e Dario Saric senza colpo ferire, e in vista di un back to back. E invece no.
Nonostante 56 punti di Nikola Jokic, suo massimo in carriera, i Dunver Nuggets hanno perso per 122-113 alla Capital One Arena, gli Wizards con 39 punti di Jordan Poole hanno trovato appena la terza vittoria di una stagione rovinosa (3-18 il record). Entrare dalla parta sbagliata della storia è toccato a Denver, Jokic ha chiuso con 22 su 38 dal campo, 16 rimbalzi e 8 assist ma “gli altri” dono stati imbarazzanti, a partire da Michael Porter Jr con 0 su 5 da tre. Russell Westbrook non è riuscito a incidere con soli 7 punti e 12 rimbalzi, dall’altra parte gli Wizards erano ancora senza Kyle Kuzma, ma Justin Champagnie ha segnato 23 punti e per Jonas Valanciunas una doppia doppia da 20 punti e 12 rimbalzi.
Jokic ci ha provato in tutti i modi, messo in ritmo i compagni incapaci di segnare da tre (5 su 24 per Denver) e ha perso da solo un terzo dei rimbalzi di squadra. Senza Murray e Gordon però si è vista ancora una volta la pochezza del roster dei Nuggets oltre i primi 6 della rotazione, coach Malone ha rispolverato persino DeAndre Jordan e perlomeno ottenuto qualcosa da Julian Strawther con 18 punti. I Nuggets hanno persino sbagliato 9 tiri liberi su 27 a completare l’opera.
“Le ultime due partite sono state davvero brutte, stiamo andando in una direzione che non è quella giusta” ha detto Jokic dopo la partita a DC “Ed è colpa di tutti. Al mio paese in Serbia, quando una squadra perde le partite i giocatori vengono pagati di meno. Penso che sia quello che ci vorrebbe anche qui, ci darebbe più motivazioni“. I Denver Nuggets (11-10) hanno perso tre delle ultime 4 partite giocate e non vincono almeno due partite di fila da un mese, quando trovarono cinque vittorie di fila a inizio novembre. E hanno mancato la qualificazione ai quarti di finale della NBA Cup.
“Sto facendo davvero un pessimo lavoro con questa squadra” così Michael Malone prova a deviare l’attenzione su di sé “Essere 11-10 e prendere 122 punti da un squadra che faticava a arrivare a 100 per me è una cosa imbarazzante“.
