Al TD Garden, i Chicago Bulls hanno vinto gara-2 per 111-97 e si sono portati sul 2-0 nella serie.
Continua la strana stagione dei ragazzi di coach Hoiberg, che dopo una pessima Regular Season (41 vittorie e 41 sconfitte), stanno mettendo in seria difficoltà la testa di serie numero 1 del tabellone. Un grande Rajon Rondo, messo ai margini appena un mese fa, ha orchestrato i Bulls con una prestazione da 11 punti, 9 rimbalzi, 14 assist e 5 recuperi. Dwyane Wade e Jimmy Butler, stelle indiscusse di questa squadra, hanno messo a referto 22 punti ciascuno.
“Non sono sorpreso dai risultati che stiamo ottenendo. Tutti stanno facendo la loro parte: studiano i filmati e lavorano sul proprio gioco. Con questa convinzione, possiamo battere chiunque”, ha dichiarato il 27enne nativo di Houston.
L’ex Miami Heat, invece, ha implementato le parole di Jimmy Butler fornendo un’analisi del momento di Chicago: “Giochi 82 partite di regular season per conoscere i tuoi compagni. Ho imparato una cosa: questa squadra riesce ad uscire più forte dai momenti difficili”. Tra le due squadre, è palese la diversa intensità nel gioco e, altro neo da non sottovalutare, il numero di palle perse da parte di Thomas e compagni che hanno concesso punti agli avversari: dai 16 palloni persi, i padroni di casa hanno subito 23 punti. Le prossime due partite si giocheranno allo United Center di Chicago: per i Boston Celtics, vincere questa serie, è diventata un’impresa.
NON CERCA SCUSE BRADLEY
In questi playoff, il tragico evento che ha colpito Isaiah Thomas ha sicuramente sconvolto tutto l’ambiente. IT ha preferito non parlare al termine del match ed è andato via per i funerali della sorella morta in un’incidente. Avery Bradley, invece, non ha voluto sentire scuse:
“Dobbiamo essere più motivati, il resto non conta. Le squadre migliori superano ogni tipo di avversità. L’altra squadra ha notato le nostre difficoltà. Ovviamente, quello che è successo ad Isaiah pesa in tutti i nostri cuori, stiamo male per lui. Ma non possiamo dire che questa è la ragione delle nostre sconfitte: dobbiamo giocare duramente”.