Il principale interesse di Jimmy Butler nel corso della free agency 2019 sembrerebbe essere stato fin dall’inizio quello di firmare per i Miami Heat. Come riportato da Anthony Chiang del Miami Herald, ha infatti cancellato tutti i colloqui programmati con le altre franchigie dopo l’incontro con la dirigenza degli Heat.
Butler è approdato agli Heat in seguito ad una sign-and-trade con i Philadelphia 76ers, firmando un contratto quadriennale da 142 milioni di dollari complessivi. Josh Richardson ha invece fatto il percorso inverso, raggiungendo Joel Embiid e Ben Simmons in Pennsylvania.
Per Butler si tratta della terza squadra nel giro di pochi mesi, dopo le esperienze con i Minnesota Timberwolves ed i Sixers. Oltre alla volontà del giocatore di raggiungere la Florida, è stato decisivo l’incontro con il presidente Pat Riley, coach Erik Spoelstra, ed Alonzo Mourning.
Ancor più importante però è stato con ogni probabilità il rapporto con la leggenda degli Heat, Dwyane Wade. I due hanno disputato insieme la stagione 2016-2017 con la maglia dei Chicago Bulls.
“Ha sempre detto quanto fosse carina Miami”, ha detto Butler su Wade. “Sto parlando dell’organizzazione e delle persone che ci sono all’interno. Diceva sempre: ‘Sarebbe un posto perfetto per te, il tipo di ragazzo che sei, la mentalità che hai, la cultura Heat si adatta perfettamente'”.
Con Butler nel proprio roster gli Heat potranno ambire ad ottenere un buon risultato nei prossimi playoffs. La dirigenza della franchigia ha cercato di affiancare Russell Westbrook all’ex Bulls, prima che questo si accasasse a Houston. Miami non molla neanche la pista che porta a Chris Paul, ma che sembrerebbe al momento decisamente complessa. L’intenzione del front-office è tuttavia abbastanza chiara: costruire una squadra da titolo.