Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsBrooklyn Nets James Harden “frustrato” con i Nets, e Durant: “Resti solo chi vuole”

James Harden “frustrato” con i Nets, e Durant: “Resti solo chi vuole”

di Michele Gibin
james harden

Secondo The Athletic, James Harden sarebbe “scontento” dell’intera organizzazione dei Nets, un senso di frustrazione generale che andrebbe oltre la mala gestione del caso Kyrie Irving, e oltre la semplice irritazione verso il compagno di squadra, che con la sua scelta di non vaccinarsi si è di fatto autoescluso dalla squadra.

Harden sarebbe infatti “poco convinto” di come Steve Nash lo ha impiegato in campo. Arrivato ai Nets a gennaio 2021 via trade, l’ex Rockets è stato perennemente in bilico tra il ruolo di point guard e creatore di gioco accanto alle due star Irving e Kevin Durant, e realizzatore nelle (tante) partite che i due sono stati costretti a saltare per infortuni o indisposizioni, nel caso dell’ex Cavs e Celtics.

Poca chiarezza e soprattutto poca continuità, verso la quale Harden avrebbe sviluppato nei mesi un senso di frustrazione per la mancanza di una direzione chiara. I Nets non sono certo stati risparmiati dagli infortuni, con Joe Harris probabilmente out fino a fine stagione e diversi giocatori in là con gli anni (Blake Griffin, Paul Millsap) o con tanti problemi fisici, come ad esempio il secondo anno Nicolas Claxton.

L’infortunio al ginocchio sinistro di Durant ha scoperchiato tutti i problemi difensivi e di chimica di squadra dei Nets, arrivati a 7 sconfitte consecutive e con una difesa che è colata a picco (Brooklyn è 29esima per defensive rating nelle ultime 10 partite giocate). L’atteggiamento pigro di James Harden è stato palese soprattutto contro i Sacramento Kings, una delle peggiori sconfitte della stagione contro una cattiva squadra, in cui il Barba ha chiuso con soli 4 punti segnati.

Kyrie Irving è rientrato a gennaio da giocatore part time e il suo impatto è stato negativo: 4-7 il record con l’ex Cavs e Celtics in campo in 11 partite, e a 30 anni d’età il “numero” già replicato in passato di rientrare in campo dopo periodi lunghi d’assenza ed essere subito efficace, non è riuscito. Irving sta viaggiando a 22.8 punti di media con 4.8 assist, cifre più basse dalla stagione 2015\16, e con il 37% al tiro da tre punti, minimo in carriera.

 
 
 
 
 
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La frustrazione di Harden avrebbe raggiunto livelli tali che i Nets, pur di non perdere a zero da free agent l’MVP 2018 in estate, starebbero considerando con i Philadelphia 76ers l’ipotesi, complicata, di una trade con Ben Simmons già entro la deadline di giovedì. Uno scambio che in teoria potrebbe avvenire anche a stagione finita, magari tramite una sign and trade, ma chissà che la crisi dei Nets e l’urgenza dei Sixers di non sprecare una stagione da MVP di Joel Embiid non possano accelerare “l’inevitabile”.

Contro stravolgimenti dell’ultim’ora ci sarebbe però Kevin Durant, che come riportato da Adrian Wojnarowski di ESPN, avrebbe espresso ai Nets la sua volontà che Harden resti un giocatore di Brooklyn:” Vuole continuare con Harden, c’è una possibilità che nulla accada prima della deadline“. Con un caveat, però: “Per Durant, chi resta dovrà essere determinato a provare a vincere il titolo NBA così come lo è lui“.

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