Knicks-Mavs è stata la partita dell’ex in effetti, ma non dell’ex che ci si attendeva ovvero Jalen Brunson, con Dallas a marciare per 120-101 al Madison Square Garden contro dei New York Knicks che durano solo un quarto.
E se i 30 punti di Luka Doncic (con 8 rimbalzi e 7 assist) sono quasi scontati, meno la prova da 28 punti con 8 su 13 da tre di Tim Hardaway Jr che sta cercando di ritrovare la miglior forma dopo un infortunio prolungato. L’ex Knicks è stato la chiave della vittoria dei suoi Mavericks, squadra a oggi tra le peggiori in trasferta della NBA e che veniva da 5 KO nelle ultime 6 partite giocate.
Dopo un primo quarto da 32-20 Knicks, in cui i Mavs sparano a salve, gli uomini di Jason Kidd si sono esibiti in un’esercitazione al tiro da fuori di proporzioni inusitate. 61 tiri da tre punti tentati, 24 quelli mandati a bersaglio e un parziale di 27-6 nel terzo periodo per girare la partita, Dallas chiude il secondo tempo con un parziale da 69-41.
I Knicks sono spariti dal campo nel secondo tempo, hanno accumulato 19 palle perse e assistito allo show di tiro del Mavs, e subito altri 121 punti in casa, dopo i 132 concessi a Portland e i 127 ai Grizzlies di recente. Doncic e Hardaway hanno da soli senato più punti di tutti i Knicks nel terzo periodo, 19 e 17 contro gli appena 15 di squadra di New York.
Dopo la partita, coach Tom Thibodeau si è detto “deluso” dalla poca voglia dei suoi mostrata a rimbalzo, per le troppe palle perse. “Così vincere diventa difficile, è questo su cui dobbiamo intervenire, e in fretta“. Soprattutto perché, dopo un rovescio del genere, i rumors sulla panchina di Thibs riprenderanno.
A difendere il suo allenatore è stato Jalen Brunson, 13 punti e 3 assist in 27 minuti contro la sua ex squadra. “Oggi è stata colpa nostra, non abbiamo saputo lottare. Il suo lavoro era metterci nelle giuste condizioni per farlo, e lui lo ha fatto, coach Thibodeau ha svolto un gran lavoro, ci aveva messo nelle condizioni migliori per fare bene, lui sa che cosa deve fare. Sta a noi eseguire. I Mavs l’hanno voluta più di noi oggi (…) tutti i possessi contesi, i rimbalzi d’attacco, i punti da secondo possesso, sono tutte cose che possiamo controllare. C’è decisamente di cui essere preoccupati, dobbiamo sistemare queste cose“.