Nonostante i botta e risposta su Twitter, dopo le NBA Finals e dopo la serie di semifinale di conference tra le due squadre, Ja Morant non vuole sentire parlare di “rivalità” tra i suoi Memphis Grizzlies e i Golden State Warriors campioni NBA 2022.
Nessuna rivalità, ma non per le ragioni che ci si aspetterebbe quando dei giovani rampanti sono al cospetto di pluri-campioni come Stephen Curry, Draymond Green e Klay Thompson. Sentite Morant: “Si, come ho detto penso che siamo nella loro testa (we got a lot of real estate, ndr), ma è una cosa di cui non mi preoccupo per nulla. Loro hanno vinto, sono i campioni e quindi congratulazioni a loro. Ma noi dobbiamo solo concentrarci su quello che dobbiamo fare per portare a Memphis un titolo NBA“.
“Per cui, per me non c’è alcuna rivalità, io penso al mio. Quel che è certo è che non abbiamo paura della sfida, per quanto grande sembri. Ma noi non abbiamo squadre rivali per quanto mi riguarda“.
Dopo la vittoria del titolo NBA in gara 6 contro Boston, Klay Thompson si era levato un sassolino dalla scarpa irridendo Jaren Jackson Jr per un suo tweet di marzo, in cui dopo una partita vinta a Memphis contro Golden State aveva citato lo slogan celebre dei Golden State Warriors “strenght in the numbers” per provocare i suoi avversari. Thompson non ci era andato giù leggero in conferenza stampa dopo gara 6, parole che avevano provocato la reazione Twitter di Morant (“Siamo nella vostra testa”) e quindi la contro-replica di Draymond Green. Alla fine i due si erano dati appuntamento alla prossima partita tra Grizzlies e Warriors, forse se il calendario della prossima stagione li assisterà, a Natale.
Grizzlies e Warriors si sono affrontate in semifinale di conference, una serie vinta per 4-2 da Golden State e accesa dal brutto fallo in gara 2 di Dillon Brooks ai danni di Gary Payton II, e dell’infortunio in gara 3 al ginocchio sinistro di Ja Morant, provocato da un contatto con Jordan Poole. Ne Morant ne Payton avrebbero terminato la serie, infortunati.