Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsMemphis Grizzlies Ja Morant, altri elementi sulla denuncia di settembre: “Aveva una pistola”

Ja Morant, altri elementi sulla denuncia di settembre: “Aveva una pistola”

di Michele Gibin
ja morant

La vicenda che aveva coinvolto Ja Morant a settembre 2022, dopo le accuse di un ragazzo di 17 anni che aveva denunciato alla polizia di essere stato picchiato dalla star dei Memphis Grizzlies dopo un alterco verbale durante una partitella, si è arricchito, purtroppo, di altri e più gravi elementi riportati dal Washington Post.

Secondo il Post, dallo scontro fisico il ragazzo avrebbe riportato “un grosso livido” all’altezza del capo, e ancor più grave, dopo la lite Morant sarebbe entrato in casa sua (la partita si stava giocando sulla sua proprietà in Tennessee) per poi uscirne con una pistola infilata nei pantaloncini e in vista, e la mano appoggiata sul calcio dell’arma. Informazioni che sono tutte riportate nell’atto di denuncia del 17enne alla polizia.

C’è però dell’altro. 4 giorni prima dell’episodio di settembre, Ja Morant e la sua posse di amici avevano avuto un alterco con un responsabile della sicurezza di un centro commerciale a Memphis, e secondo la denuncia dell’agente della security, il gruppo lo avrebbe minacciato, e uno dei membri lo avrebbe colpito al capo nei parcheggi del centro.

Ja Morant si era difeso dalle accuse del ragazzo citando l’autodifesa, e il caso era stato archiviato. Era stato infatti il 17enne a lanciare il pallone verso Morant e a fare per primo delle minacce, alle quali il giocatore avrebbe reagito. Dai primi report non erano però emersi i dettagli riportati oggi dal Washington Post. Era stato TMZ a riportare per primo l’episodio.

L’episodio del centro commerciale sarebbe invece stato provocato da una lite tra la madre di Ja Morant e un commesso del negozio di scarpe Finish Line, una catena. La donna avrebbe chiamato il figlio, che sarebbe poi accorso sul posto assieme a un gruppo di amici, almeno 9 persone in totale. Il confronto con l’uomo della security nel parcheggio sarebbe nato dalla richiesta di quest’ultimo al gruppo di lasciare l’area. All’arrivo della polizia la situazione sarebbe degenerata fino alle mani e alle spinte. Nei verbali della polizia, l’agente della sicurezza ha raccontato, come riporta il Post, che Morant avrebbe chiesto a qualcuno presente “a che ora finisse il turno”, forse a mo’ di minaccia. Nessun fermo è seguito alla vicenda, ma il responsabile della security ha comunque denunciato l’alterco alla polizia.

Il Washington Post ha poi riportato i dettagli della denuncia del 17enne per minacce e percosse. Il ragazzo ha raccontato di aver lanciato il pallone a Morant in risposta a un suo passaggio forte diretto al petto, come si usa nei campetti per provocare l’avversario. Il pallone lanciato dal ragazzo avrebbe colpito Ja Morant al mento dopo che questo non era riuscito a controllarlo con le mani. Morant a quel punto si sarebbe avvicinato al ragazzo e avrebbe poi chiesto a un suo amico lì presente se avesse dovuto colpirlo per “restituire” il colpo, e poi gli avrebbe sferrato un pugno sul mento, mentre l’amico lo colpiva dalla parte opposta del capo. Una volta a terra, sempre secondo il racconto, il pestaggio sarebbe continuato per alcuni secondi, con almeno 12 o 13 colpi da parte della star di Memphis, “di una violenza paragonabile a un lottatore di MMA“.

Quindi Morant sarebbe andato in casa per poi tornare con la pistola infilata nei pantaloncini, mentre il padre del giocatore, Tee Morant, lo invitava a non continuare e a tornare dentro.

All’epoca, Ja Morant aveva risposto alle accuse dicendo di essersi difeso dalle minacce del ragazzo, che aveva giurato “di tornare e dare fuoco alla casa come dei fuochi d’artificio”. Sempre il 17enne “non si sarebbe scusato” per il lancio del pallone e dopo il primo colpo avrebbe cercato di rispondere alzando i pugni nell’atto di voler combattere. Alla polizia Morant ha ammesso di aver colpito per primo il ragazzo con un pugno. Nella denuncia sono menzionati sia Ja Morant che l’amico Davonte Pack, protagonista il mese scorso di un altro episodio a Indianapolis dopo una partita dei Grizzlies contro i Pacers. Pack è stato sospeso dal FedEx Forum di Memphis.

La famiglia del ragazzo aveva intentato una causa milionaria per risarcimenti contro Ja Morant e un altro dei presenti, senza però nominare Pack direttamente nell’atto.

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