Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto a Oklahoma City, a parte il gioco di parole, per i Thunder arrivano brutte notizie, o forse no, dipende dai punti di vista.
La notizia riguarda il leader, il canadese Shai Gilgeous-Alexander, che rimarrà out per un periodo di tempo indefinito perché affetto da fascite plantare (un’infiammazione della fascia dell’arco plantare) al piede destro. Stagione finita per il 22enne canadese? Molto probabilmente.
Il coach di OKC, Mark Daigneault si è detto cauto e non ottimista su un possibile ritorno in campo a breve del n 2. “Non sarà una cosa giorno per giorno; ci vorrà molto più tempo”.
La causa secondo l’allenatore non si deve cercare in un episodio singolo, ma “cumulativo“, data la stagione piena di partite e la breve pre-season giocata in preparazione della stagione.
“Come ho detto, è un giocatore con un minutaggio alto che ha giocato molto in questa stagione dopo una breve offseason”, ha detto Daigneault. SGA non ha giocato nella sfida casalinga contro i Memphis Grizzlies persa per 116–107.
Shai Gilgeous-Alexander, stagione da protagonista
Un vero peccato questo stop per la guarda canadese che stava giocando con ottime statistiche diventando la vera star della franchigia. Dopo aver perso praticamente tutti i compagni titolari della passata stagione, SGA aveva preso in mano le redini del roster con oltre 23 punti di media, 5 rimbalzi e 6 assist, con il 51% dal campo e il 43% da 3 punti.
Se è una brutta notizia per il giocatore, forse è una notizia “favorevole” per la franchigia.
Ad oggi OKC è 13esima nella Western Conference con un parziale di 19-25, e con la speranza di approdare alla post-season quasi nulla, se l’anno scorso con l’0,2% di possibilità di parteciparvi hanno trovato in Chris Paul la loro guida, quest’anno sembra proprio impossibile.
Considerando le decisioni del front office e del GM Sam Presti hanno portato in Oklahoma più di 14 scelte al draft nei prossimi anni. un posizionamento in classifica più basso porterebbe scelte più alte e questo non sarebbe affatto male per una franchigia in ricostruzione affermata.
E se è vero il detto “prima di creare qualcosa, bisogna prima distruggere”, ad OKC lo stanno facendo bene.