Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLos Angeles Lakers I Lakers crollano a Miami, Redick: “Colpa mia, ma in campo non ci vado io”

I Lakers crollano a Miami, Redick: “Colpa mia, ma in campo non ci vado io”

di Michele Gibin
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Bucati a ripetizione dalle triple di Tyler Herro, i Los Angeles Lakers cedono per 134-93 a Miami contro gli Heat in una delle sconfitte più ampie nella storia recente della squadra gialloviola.

Herro ha segnato 7 triple consecutive e chiuso con 9 su 16 dall’arco, i Miami Heat hanno mandato a bersaglio 24 dei 47 tiri da tre punti tentati e mandato 6 uomini in doppia cifra. Per Herro 31 punti in 27 minuti, top scorer di serata davanti a LeBron James che con 29 punti e 8 rimbalzi con 4 assist e 5 palle perse, è l’unico per i suoi che si presenta di fatto in campo a giocare al Kayesa Center.

Per LA si tatta della terza sconfitta nelle ultime 4 partite giocate e del secondo rovescio pesante di fila, dopo il -29 subito contro i Minnesota Timberwolves. Il momento più complicato della giovane gestione JJ Redick, che dopo 22 partite di stagione regolare si ritrova con lo stesso identico record di un anno fa quando in panchina siedeva Darvin Ham.

Dopo la partita, coach Redick si è detto “imbarazzato” per la figuraccia rimediata: “Sono in imbarazzo e tutti lo siamo, è stata una partita in cui penso non abbiamo avuto l’adeguato livello di professionalità e la voglia di lottare. Non so che cosa non abbiano capito i giocatori di ciò che gli ho detto ma ci deve essere un responsabile per tutto questo e sono io. Questa è la mia squadra e sono imbarazzato. Però a giocare in campo non ci vado io, non sono io che tiro, chiamo i cambi difensivi e le rotazioni in difesa. Non sto incolpando i giocatori, ripeto che la responsabilità è mia ma tutti devono prendersi la propria. Abbiamo dei problemi di base al momento, a livello di piano partita. Ed è strano“.

LeBron James è tornato a suoi livelli dopo aver marcato visita contro i Twolves, e in campo a Miami si è esibito nelle sue consuete scrollate di spalle e occhi al cielo canestro dopo canestro degli Heat, e papera difensiva dopo papera difensiva dei suoi. Nel post partita non è stato meno passivo-aggressivo: “Sono d’accordo al 1000% con quello che ha detto coach Redick, qualsiasi cosa abbia detto. E non è colpa del coach ma nostra“.

A prendersi la sua fetta di colpa è stato Anthony Davis, il cui rendimento è crollato nelle ultime partite e con lui quello della squadra: “Io ho grande fiducia nel nostro coaching staff, e personalmente penso che inizi tutto da me, se io gioco bene tutti giochiamo bene. E nelle ultime due partite non è successo e mi prendo la responsabilità, soprattutto offensiva“. Davis ha chiuso con 8 punti e 3 su 14 al tiro. ” Ora troviamo un modo di andare a Atlanta e vincerne una” non sarà facile, gli Hawks hanno battuto i Milwaukee Bucks e sono alla quinta vittoria di fila.

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