I Memphis Grizzlies segnano 23 tiri da tre punti e infliggono ai Los Angeles Lakers un’altra sconfitta casalinga, e il quarto KO di fila.
Marcus Smart ha segnato 29 punti con 8 su 14 dalla lunga distanza, Jaren Jackson Jr ci ha aggiunto 31 punti con 9 rimbalzi e Ja Morant 21 punti con 7 rimbalzi e 7 assist, Memphis ha chiuso con 23 su 45 al tiro da tre, Desmond Bane ha mandato a bersaglio da solo 5 delle 8 triple tentate per 24 punti.
I Lakers hanno concesso 127 punti al peggior attacco NBA per offensive rating, e ceduto nel quarto periodo per 33-19. Anthony Davis (31) e LeBron James (32) hanno segnato 63 punti in due ma a parte un Austin Reaves da 19 punti, ben poco altro aiuto è arrivato in attacco per la coppia di star gialloviola, che erano privi per infortunio di D’Angelo Russell, Rui Hachimura e Gabe Vincent. I Lakers hanno anche sbagliato 8 tiri liberi su 27.
Lakers che erano anche partiti bene, con 38 punti nel primo quarto ispirati da LeBron e Davis. Memphis ha rimediato nel secondo periodo (60-59 Grizzlies a fine frazione) e messo la freccia a metà quarto quarto con i canestri di Jackson Jr (anche 5 triple per lui), Ziaire Wiliams, Desmond Bane e del solito Marcus Smart (122-111 a 2:23 dalla fine). La partita è terminata 127-113.
“La realtà è che adesso come adesso, facciamo schifo” così ha riassunto il momento Lakers LeBron James dopo la partita. James ha anche parlato di come la vittoria della NBA Cup abbia dato una percezione distorta del valore della squadra: “Erano solo due partite alla fine, un campione piccolo. Tutti si sono gasati dopo la vittoria a Las Vegas ma la realtà è che erano due partite, le abbiamo vinte e va bene. Ma sempre due sole partite restano. I Grizzlies? Sono giocatori NBA anche loro, si allenano e lavorano. Certo, contro di noi sembra che tutte le squadre tirino così. Noi avevamo il nostro piano partita ma ce l’hanno fatto pagare, oggi“.
Darvin Ham, che nelle ore scorse ha dovuto affrontare dei report di “insoddisfazione” di alcuni giocatori per le sue rotazioni e i cambi in corsa, si è difeso nel post partita: “Sono stanco di dover vivere o morire su una singola partita. E’ una maratona e non uno sprint. Ma siamo la stessa squadra che ha giocato bene in passato in stagione, dobbiamo tornare quelli che eravamo. E’ solo un periodo negativo“.
“Io, Rob Pelinka e Jeanie Buss siamo allineati. E quindi finché non sento nulla da loro immagino che non ci siano problemi, c’è sempre comunicazione tra di noi, siamo tutti alla stessa pagina“.