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Heat, Bucks, Jovic e il contrappasso di Joe Cronin

di Michele Gibin
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La partita tra Miami Heat e Milwaukee Bucks è stata una sorta di contrappasso a distanza per tanti, a iniziare da Joe Cronin, Gm dei Portland Trail Blazers che ha gestito la cessione di Damian Lillard, e anche per i Bucks stessi.

Miami ha schiantato per 123-97 al Fiserv Forum i Bucks in back to back, e reduci dalla miglior vittoria in stagione contro i Denver Nuggets. Gli Heat erano senza Jimmy Butler, Josh Richardson e Terry Rozier e hanno vinto grazie a 19 triple a bersaglio su 40 tentativi, alla tripla doppia di Bam Adebayo da 16 punti con 12 rimbalzi e 11 assist, e ai 55 punti con 12 assist e 8 tiri da tre combinati di Tyler Herro, Nikola Jovic e Jaime Jaquez Jr.

Ergo il pacchetto di cui Cronin non avrebbe neppure voluto sentir parlare in sede di trattativa tardo estiva con gli Heat per Damian Lillard, prima che nell’affare si inserissero i Milwaukee Bucks. Miami aveva trattato per settimane la cessione di Damian Lillard, per poi rinunciare dopo aver preso atto della non disponibilità dei Blazers di accontentare il desiderio espresso di Dame.

Per Lillard gli Heat avrebbero dovuto giocoforza spedire a Portland almeno uno tra Jaquez Jr e Jovic, assieme a Herro, Kyle Lowry e almeno una o due prime scelte future al draft per far quadrare i conti. Offerta che Miami avrebbe anche considerato, se i Blazers avessero davvero mostrato volontà di trattare e non solo di guadagnare tempo.

I Portland Trail Blazers hanno finito per ottenere dalla trade Lillard l’ex Suns Deandre Ayton, che non ha finora fatto sfracelli, l’infortunato Robert Williams III, Malcolm Brogdon e tre future prime scelte e “pick swap” al draft da Phoenix e Milwaukee. Jaquez Jr è uno dei migliori rookie della stagione e prima di infortunarsi a gennaio era in corsa per il premio di rookie of the year con due pesi massimi (seppur leggerini!) come Victor Wembanyama e Chet Holmgren. E al suo primo anno NBA si è comunque già dimostrato giocatore in grado di giocare minuti importanti in una squadra zeppa di veterani e reduce dalle finali NBA.

Tyler Herro sta viaggiando a 21 punti di media con oltre 5 rimbalzi e 4 assist, e il 40.4% da tre punti, cifre in linea con quelle di Anfernee Simons, in un contesto però più vincente rispetto a Portland. Nikola Jovic non ha avuto per la verità molto spazio fin qui nelle rotazioni di coach Erik Spoelstra ma in 20 partite sta viaggiando con il 42% da tre punti, e quando Miami per via delle assenze lo mette in campo, il talento serbo sa farsi trovare pronto: il suo minutaggio salirà con Terry Rozier e Josh Richardson infortunati, anche verosimilmente col rientro di Butler nei prossimi giorni. Contro i Bucks, Nikola Jovic ha segnato 24 punti con 7 rimbalzi, 3 assist e 5 su 8 da tre in 30 minuti.

E Damian Lillard? Per l’8 volte All-Star è una stagione di alti e bassi, contro Miami 16 punti e 5 assist con 5 su 14 dal campo, nonostante gli oltre 24 punti di media a partita Lillard viaggia con le percentuali peggiori in carriera, e nelle ultime 10 partite giocate i suoi numeri si sono abbassati ancora di più. E nelle ultime 15 partite, e con un cambio in panchina in corsa tra Adrian Griffin e Doc Rivers, Milwaukee è una squadra da appena 50%, 7 vittorie e 8 sconfitte.

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