Come lo scorso anno, dai play-in gli Charlotte Hornets rimediano solo una figuraccia, battuti alla State Farm Arena di Atlanta per 132-103 dagli Hawks ed eliminati.
Atlanta vola via nel terzo quarto (42-24 il parziale) con i canestri di DeAndre’ Hunter, Danilo Gallinari e Clint Capela, è proprio il prodotto di Virginia, MVP della partita, a condurre il parziale con cui gli Hawks seminano Charlotte. A 3 minuti dal termine della frazione, gli Hawks sono avanti per 93-67 e la partita è sostanzialmente chiusa.
Hunter chiude con 22 punti e 6 rimbalzi, e 16 punti nel solo terzo quarto. Danilo Gallinari, autore di una seconda parte di stagione ad alto livello, segna 18 punti con 7 su 12 al tiro, Trae Young non è nella sua serata offensiva migliore, nel primo tempo a un certo punto sbaglia anche 8 tiri di fila, ma penetra come il burro nella difesa morbidissima degli Hornets, che salta alla prima rotazione e concede layup e secondi possessi a Hunter e Capela: 54-41 il conteggio impietoso a rimbalzo a fine partita, Atlanta chiude con 16 triple a bersaglio e il 52.1% al tiro.
Per Young ci sono comunque 24 punti con 11 assist (8 su 24 al tiro), tutto il quintetto di coach McMillan va in doppia cifra e dalla panchina Bogdan Bogdanovic e Delon Wright danno il loro contributo.
Gli Hornets e coach James Borrego sono sconfitti soprattutto dal punto di vista tattico. Borrego rinuncia a Mason Plumlee e schiera Miles Bridges e Montrezl Harrell da centro per cambiare più spesso sui pick and roll di Trae Young ma i suoi vanno sotto a rimbalzo, e sui tagli Gallinari e Hunter trovano tanti punti facili. In attacco LaMelo Ball è poco ispirato e chiude con 7 su 25 al tiro, troppo poco per provare a vincere una partita secca in trasferta.
La stagione degli Charlotte Hornets si chiude con Bridges che frustratissimo dopo un fischio arbitrale (sbagliato) nel quarto quarto dopo una sua stoppata sul “solito” Hunter, si fa espellere per proteste. Due falli tecnici in rapida sequenza e partita finita, col giocatore infuriato che viene scortato nel tunnel degli spogliatoi e che lancia il suo paradenti verso il pubblico. Il punteggio è in quel momento sul 112-81 Atlanta.
“Il mio atteggiamento è stato inaccettabile“, così Bridges si scusa dopo la partita “Ho mirato a un tizio che mi stava gridando contro e invece quel coso ha preso una bambina, una cosa inaccettabile e me ne assumo la responsabilità. Io non sono così, mi scuso sinceramente e spero di potermi scusare direttamente con lei“.
Gli Atlanta Hawks sono ora a una sola partita di distanza dal ritorno ai playoffs, dopo una stagione spesa a rincorrere i play-in dalle retrovie della Eastern Conference. Sulla loro strada ci saranno i Cleveland Cavs, battuti da Brooklyn e in vistoso calo di forma di recente, ma che potrebbero ritrovare Jarrett Allen. La vincente affronterà i Miami Heat (1) al primo turno dei playoffs NBA.
“Ora siamo in un periodo in cui c’è grande fiducia, ma sappiamo di avere ancora del lavoro da fare“, così DeAndre’ Hunter “Non siamo ancora soddisfatti. La mia partita? Mi sento una parte importante di questa squadra, e quando sono aggressivo e difendo, posso essere di grande aiuto. I play-in sembrano un po’ come il Torneo NCAA“.
“Ho iniziato la partita un po’ esitante, lo ammetto“, dice Trae Young “E non ho sfruttato le occasioni che i miei compagni hanno saputo creare. Noi siamo una buona squadra, siamo in tanti e sappiamo giocare, abbiamo avuto tanti infortuni ma ora ci stiamo ritrovando, proprio al momento giusto“.