Gregg Popovich è ormai un tutt’uno con San Antonio e lo sappiamo da anni. Aveva detto che avrebbe lasciato al ritiro di Tim Duncan, ma nemmeno quello è bastato a toglierlo dalla panchina su cui siede dal 1996 e su cui ha vinto 5 titoli NBA.
Il fatto di avere tra le mani una squadra giovane, da ricostruire, con uno tra i giocatori più talentuosi e promettenti della Lega, era uno stimolo troppo grande per non restare. Infatti Popovich ha firmato un’altra estensione di contratto con San Antonio nel luglio scorso.
Il suo gioiello, Victor Wembanyama, domenica ha messo a referto un’altro prestazione fuori dal comune: 33 punti, 15 rimbalzi, 7 assist e 7 stoppate. Probabilmente non si può biasimare Gregg Popovich sul fatto che voglia fare da mentore ad un giocatore così giovane e forte come non ne aveva da molto tempo.
Gli è stato chiesto se è ancora entusiasta di allenare, e di fare da mentore al giovane Wembanyama, ma Popovich ha dato una risposta alla Pop, tramite BasketNews.
“Mi emoziono solo quando ho un Bordeaux francese vecchio e che temevo potesse essere sprecato, scoprendo poi che era davvero perfetto, allora si che mi emoziono“, ha detto Popovic riguardo alla sua collezione di vini. “Tutti i miei migliori vini sono più vecchi di Victor. Questo è un dato di fatto”, ha detto ridendo Popovich, concludendo la conferenza stampa.
San Antonio è ampiamente fuori la zona play-in, e non si è resa protagonista di una stagione emozionante, nonostante Wembanyama, che però rimane un vero e proprio diamante da cui poter ripartire. A Popovich non interessa probabilmente rovinarsi la percentuale di vittorie in carriera, ma ricostruire una squadra partendo da zero, o non proprio da zero, se c’è Victor Wembanyama. Vedremo se alla fine dei suoi 5 anni di estensione contrattuale vorrà finalmente ritirarsi, o se ci stupirà ancora, proseguendo la sua infinita cavalcata con i nero-argento, anche perchè si sa: l’appettito vien mangiando.