Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Kings, si dimette il telecronista Grant Napear sotto accusa per il tweet “All lives matter”

Kings, si dimette il telecronista Grant Napear sotto accusa per il tweet “All lives matter”

di Michele Gibin
Grant Napear

Si è dimesso dal suo ruolo di telecronista dei Sacramento Kings Grant Napear, a seguito della tempesta mediatica che lo ha travolto e causata da un suo incauto tweet di risposta all’ex giocatore dei Kings DeMarcus Cousins.

Il 60enne Napear ha reso nota la sua decisione in un comunicato: “Vorrei ringraziare i tifosi per il supporto e l’affetto dimostratomi, i Kings resteranno per sempre una parte di me“. Il giornalista e conduttore radiofonico seguiva le partite dei Sacramento Kings dal 1988, il suo ultimo partner al tavolo di commento è stato l’ex giocatore Doug Christie.

Lunedì l’episodio incriminato: un ex giocatore dei Kings, DeMarcus Cousins, ha chiamato in causa Napear per un commento, via Twitter, sulle proteste a seguito dell’omicidio di George Floyd a Minneapolis, ucciso dall’agente di polizia Derek Chauvin durante le operazioni di arresto. Cousins ha stimolato la sua vecchia conoscenza Napear sul tema “black lives matter“, il movimento che negli USA lotta e sensibilizza sulle violenze della polizia ai danni dei cittadini neri americani, chiedendogli: “Cosa ne dici del BLM?“.

La risposta di Napear è arrivata puntuale quanto infelice: l’announcer dei Kings ha replicato con lo slogan “all lives matter“, usato sui social con scopo denigratorio rispetto al movimento BLM. Un tweet cui Cousins ha risposto con un eloquente: “C’era da aspettarselo“. La posizione di Napear si è però fatta più delicata quando due grandi ex dei Sacramento Kings, Matt Barnes e soprattutto Chris Webber, sono entrati nella discussione alludendo al razzismo latente nelle parole di Grant Neaper: “DeMarcus, sappiamo da tempo chi sia Napear” ha twittato Webber “E anche la squadra lo sa, glielo ho detto tante volte. E lo sanno anche loro, sicuro“. Barnes interviene con il “carico da novanta” e definisce l’announcer e conduttore radiofonico “un razzista in incognito” (a “closet racist”) e un ipocrita.

A seguito del suo tweet, l’emittente radiofonica  Sports 1140 KHTK su cui andava in onda il “Grant Napear Show” ha prima sospeso il telecronista a tempo indeterminato, ed in seguito annunciato il suo licenziamento.

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