Kevin Durant non lascerà che i suoi Golden State Warriors si lascino distrarre dalla possibilità di chiudere (virtualmente) la serie contro gli Houston Rockets già in gara 3, come invece successo contro i Los Angeles Clippers nel turno precedente.
Durant ha espresso nelle prime due partite ad Oakland un livello di pallacanestro e di applicazione raramente raggiunto persino da uno dei giocatori più forti della sua epoca, punendo la difesa dei Rockets con continuità (35 punti in gara 1, 29 in gara 2) e difendendo senza difficoltà più ruoli (la marcatura su Clint Capela).
“Avevamo rispetto per i Clippers” Così Durant a Nick Friedell di ESPN “E naturalmente rispettiamo i Rockets. L’anno scorso giocammo 7 partite contro di loro, sappiamo quanto impegno ci vuole per batterli: siamo determinatissimi a chiudere il discorso perché sappiamo che loro possono batterci, lo hanno dimostrato“.
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— Golden State Warriors (@warriors) May 2, 2019
Dopo aver conquistato un doppio vantaggio nella serie contro i Clippers (3-1 ed una clamorosa sconfitta casalinga in rimonta in gara 2), gli Warriors giocarono alla Oracle Arena una pessima partita difensiva e cedettero nel quarto periodo la partita a Lou Williams e compagni. Solo una sesta gara da 50 punti di Kevin Durant risolse la serie a Los Angeles.
La grande concentrazione e determinazione con i cui i bi-campioni in carica sono scesi in campo sin dalla prima palla a due contro James Harden e compagni è dunque figlia della grande considerazione di cui i Rockets godono sulla Baia, e sulla volontà dei Golden State Warriors di non commettere leggerezze.
KD and the Warriors respect the way the Clippers play — respect that grew as that series played out. But as far as the urgency goes to start the series the difference is simple against the Rockets: “We’re more locked in because we know this team can beat us.”
— Nick Friedell (@NickFriedell) May 3, 2019
“Siamo molto più attenti ora” Così coach Steve Kerr “Quella gara 2 del primo turno di playoffs cambiò tutta la serie per noi, la allungò. Sprecare un vantaggio di 31 punti in quella maniera… ora è tutto diverso, abbiamo vinto le prime due in casa, e giocando bene. Ma sappiamo anche che la strada è ancora lunga“.
Già con la testa a gara 3, in programma nella nottata italiana di sabato 4 maggio, Steph Curry teme soprattutto il primo quarto e l’arrembaggio dei Rockets: “In preparazione della partita abbiamo parlato soprattutto del primo quarto, del primo tempo. Sappiamo che loro vorranno iniziare forte. Dovremo essere in grado di non farci investire e tenere il passo. Abbiamo una grande opportunità di fare un passo decisivo per la serie e non vogliamo sbagliare“