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I gm NBA: “Wembanyama scatenerà corsa al tanking mai vista prima”

di Michele Gibin
victor wembanyama

Tutti pazzi nella NBA per Victor Wembanyama, frenesia che secondo un general manager citato da ESPN potrebbe scatenare una corsa al tanking “mai vista prima” per aumentare anche solo di poco le possibilità di avere nel 2023 la prima scelta assoluta al draft.

L’esibizione da 37 punti del talento francese del Metropolitans 92 contro l’Ignite Team di G-League, e contro il suo rivale per la prima scelta assoluta Scoot Henderson, ha abbagliato il pubblico americano che fino a oggi aveva avuto ben poche occasioni di vedere Wembanyama dal vivo. Secondo il GM sopracitato, Victor ha “distorto la realtà del basket, dopo questa esibizione il mercato NBA cambierà, così come la corsa al tanking. Sarà una gara a perdere come mai vista prima“.

Non una grande notizia per chi vorrebbe vedere delle belle partite di pallacanestro, probabilmente. Ma la Wembanyama-mania a 9 mesi dal draft NBA 2023 è decisamente iniziata. “Praticamente parliamo di un Kevin Durant di 220 cm che stoppa e che non è ancora minimamente vicino a essere il giocatore che può diventare. Sarà il prospetto del draft con più hype addosso dai tempi di LeBron James” garantisce un altro executive NBA.

Il paragone con Kevin Durant non è nuovo per Victor Wembanyama. Altezza, braccia e gambe lunghissime e capacità di giocare da esterno sono lì da vedere, il resto è da costruire su una quantità di talento che oggi sembra quasi esagerata.

Sarà in grado Wembanyama di scatenare un derby del tanking tra le squadre NBA, come fu per LeBron James o per Zion Williamson in tempi più recenti? La riforma della draft lottery ha diminuito le chance per chi perde più partite di arrivare alla prima scelta assoluta, ma non le ha escluse. E di squadre “ben posizionate” tra Utah Jazz, San Antonio Spurs, Houston Rockets, Oklahoma City Thunder e Indiana Pacers, ve ne sono.

Sono così tante che un effetto secondario della Wembanyama-mania potrebbe verificarsi sul mercato in vista della trade deadline di febbraio, con le squadre “da tanking” che potrebbero cercare di liberarsi di giocatori non più nei piani, e di veterani in cerca di squadre più competitive. Che a propria volta potrebbero approfittare delle occasioni per cercare di rinforzarsi in vista dei playoffs.

L’attesa per la venuta di Victor Wembanyama è oggi tanta che l’agente del giocatore, Nbouna Ndiaye, ha dovuto smentire la possibiltà che il francese possa non giocare più fino al draft, per evitare infotuni (e crolli di reputazione). “Qualcuno ce lo ha suggerito ma noi non ci fermeremo per nulla. Lui vuole giocare e migliorare e non accetterebbe mai, per lui il basket viene prima di tutto. Noi siam venuti qui per farci vedere da tutti, e per far vedere a lui che cosa potranno essere i prossimi 15 anni in termini di aspettative e attenzioni. Siamo venuti qui per imparare, anche, vogliamo che Victor diventi la versione migliore di sé“.

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