Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Giocatori-opinionisti: Green non le manda a dire a McCollum, poi chiarisce: “Noi riportiamo la verità nei media”

Giocatori-opinionisti: Green non le manda a dire a McCollum, poi chiarisce: “Noi riportiamo la verità nei media”

di Lorenzo Brancati
draymond green

Il presidente dell’associazione giocatori della NBA, nonché guardia dei New Orleans Pelicans, CJ McCollum, ha da poco firmato un contratto da analista per ESPN, e una delle sue prime “vittime” è stato Draymond Green. Dopo gara 3, andata ai Boston Celtics, i due si sono incrociati nel tunnel del TD Garden. E come riporta Yahoo Sports, l’ex Portland Trail Blazers ha fermato Green.

“Voglio dirtelo. Avevo dato Boston come favorita per gara 3. Poi penso che voi vincerete gara 4. Ma alla fine penso che Boston vincerà le Finals. Volevo lo sentissi direttamente da me prima di vederlo in TV.”

Come racconta la piattaforma d’oltreoceano, si tratta del nuovo standard di giocatori dal doppio ruolo. In palestra con le scarpette da basket la mattina e in studio in giacca e cravatta la sera. McCollum in questo caso ha preferito riferire direttamente al collega ciò che avrebbe scoperto poco dopo tra social e televisione.

“Va bene. Quei Celtics rimarranno senza anelli, proprio come te. Rispetto.” ha risposto sul momento Green, prima di andarsene con il suo tipico sorrisetto.

C’è da ricordare, però, come anche il numero 23 dei Golden State Warriors sia in realtà un analista, sotto contratto con TNT. E come proprio le sue parole riguardo la serie tra i Boston Celtics e i Miami Heat avevano fatto inviperire i veterani di questi ultimi. Con Udonis Haslem che aveva definito come “violazione del codice” la sua previsione in favore di Boston.

Non a caso, da collega, a posteriori Green è tornato sul suo confronto con McCollum. Come riporta Yahoo Sports: “Con CJ l’altra notte, lo apprezzo, perché è una cosa che ormai la gente non fa. Io sono uno che parla tanto. Avrò sempre una risposta pronta come quella. (…) Ma credo CJ sia incredibile. Ricordo quando era al suo terzo o quarto anno nella lega, già produceva media quando noi eravamo alle Finals. Ha lavorato a lungo e ora ESPN lo ha ricompensato. Credo sia incredibile per lui e per la lega.”

Tornando al suo ruolo da analista, Green ha sottolineato: “Credo ci sia una differenza tra l’essere un hater e un critico. Ci sono molte situazioni in cui ex giocatori sono solo hater. Io sono critico, ma bisogna fare attenzione a non confondere l’analisi critica e l’hating, perché il confine si sta sfumando e proprio su quello punta quella gente lì.”

“Perciò quando sei critico” ha continuato “devi avere una certa conoscenza e saper portare esempi. Devi saper esprimere ciò che stai dicendo senza limitarti a pronunciarlo. (…) Non ho assolutamente preso sul personale i commenti di CJ della scorsa sera. Non c’è più molta onestà, o verità, nei media e credo che i giocatori come CJ, me, JJ Redick, che si è ritirato due mesi fa, Pat Beverley, la stiano riportando.”

Insomma, come Cj McCollum, anche Draymond Green si è dimostrato proiettato sul suo nuovo doppio ruolo. Magari per una rivoluzione imminente nel modo di coprire la NBA oltreoceano.

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