15 punti, 7 su 8 dal campo, 1 palla rubata, 1 assist e 4 rimbalzi in soli 19 minuti per il rookie Christian Braun. Il suo contributo è stato fondamentale per la vittoria di Denver in gara 3 e ciò che colpisce ancora più del tabellino, è la personalità con cui questo ragazzo del 2001 approccia le partite.
Ovviamente quando questa serie finirà, verranno ricordate le prestazioni di Nikola Jokic, di Jamal Murray, di Jimmy Butler o di Bam Adebayo. Ovviamente chi vincerà entrerà a far parte dell’Olimpo del basket, mentre chi perderà verrà dimenticato. Ma non ci si deve scordare dei 15 punti di stanotte di Braun, dei 10 di Robinson in gara 2, delle difese improbabili di Zeller in gara 2. Ogni partita ci sono nuovi protagonisti e questa notte è stato il turno della scelta numero 21 dello scorso draft Christian Braun.
Già in gara 2 il suo ingresso in campo aveva dato una grossa scossa alla squadra nel secondo quarto. 6 punti praticamente consecutivi con annesse 3 palle rubate e 3 assist. I suoi tagli dal lato debole e il suo tempismo nel rubare palla sono letali. Sembra quasi che gli avversari si scordino della sua presenza.
In questa gara 3 ha segnato ben 4 volte su tagli dal lato debole, ma soprattutto ha segnato in contropiede in faccia a un certo Butler. In difesa sul portatore di palla non è irresistibile, ma sa leggere le linee di passaggio, quindi off-ball è un buon valore aggiunto.
“Il mio compito è piuttosto semplice e questi ragazzi mi fanno sembrare così bravo.” ha detto umilmente il numero 0 dei Nuggets. “Gli ho detto ‘Ci hai vinto la partita’. E’ un vincente e ci ha portati alla vittoria.” queste invece le parole di Jokic. Vincente è un aggettivo che gli si addice da quando ha portato per 3 volte consecutive la sua high school Overland Park ad essere campioni del Kansas. Coi Jayhawks ha vinto il titolo NCAA del 2022 registrando 12 punti e 12 rimbalzi di media. Se Denver dovesse vincere, Braun si unirebbe a Bill Russell, Henry Bibby, Magic Johnson e Billy Thompson come gli unici a vincere consecutivamente NCAA E NBA.
“E’ davvero maturo per l’età che ha. Ha vissuto situazioni in cui ci si giocava un titolo nel torneo NCAA dell’anno scorso. Ovviamente non è lo stesso, ma capisce cosa significa combattere fino alla fine per vincere e questa notte lo ha dimostrato.” così lo ha voluto lodare il veterano Jeff Green. Anche Aaron Gordon ha parlato del ragazzo: “E’ un rookie raro, al top dal primo giorno, un vero vincente, sempre nel posto giusto al momento giusto. Lo ha fatto per tutto l’anno, dal primo giorno e niente è cambiato. E’ nel posto giusto al momento giusto anche sul palcoscenico più grande e voi ve ne state accorgendo solo ora.”
“Non ci sono molti rookie che giocano minuti importanti in questo momento della stagione e questo testimonia la fiducia di Christian. Testimonia il suo essere un vincente. Ha vinto a tutti i livelli. E’ stato pronto tutto l’anno fisicamente, mentalmente, emotivamente. Questo ragazzo non va mai su di giri, non è mai spento. Stanotte la sua sicurezza era palpabile, le penetrazioni di fisico, le giocate contro la loro zona. E’ stato divertente vedere un giovane salire di livello come ha fatto Christian.” queste le parole di coach Malone.
“Sa che l’attacco arriva quando fa queste cose (riferendosi alla sua difesa, nbr). Lo cerchiamo come se fosse un veterano. Gioca nel modo giusto, ogni partita. Anche quando sbaglia, sa come rialzarsi ed è incredibile per un rookie, specialmente quando giochi quei minuti. Dovrà giocare ancora tante altre partite, non solo in queste Finals, ma in tutta la sua carriera.” infine anche Murray.