Home NBA, National Basketball AssociationNBA News “Fiducia e Ingram” i Pelicans battono i Kings e vanno alla Final Four del torneo

“Fiducia e Ingram” i Pelicans battono i Kings e vanno alla Final Four del torneo

di Michele Gibin
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C’era una ragione se i New Orleans Pelicans al completo, lo scorso anno fino a gennaio, erano secondi in classifica a Ovest, e lo hanno dimostrato vincendo alla Golden 1 Arena di Sacramento contro i Kings, nel secondo quarto di finale dell’NBA in-season tournament per 127-117.

Brandon Ingram ha segnato 30 punti (di cui 17 nel secondo tempo) con 6 rimbalzi e 6 assist, Herb Jones ci ha aggiunto 23 punti con 5 rimbalzi e Jonas Valanciunas una doppia doppia da 18 punti con 11 rimbalzi, i Pelicans non hanno avuto il miglior Zion Williamson ma non è servito, per l’ex Duke 10 punti in 28 minuti. Trey Murphy III e CJ McCollum, i due rientri importantissimi per New Orleans, hanno segnato 16 e 17 punti rispettivamente.

Per i Kings, in una sconfitta da favoriti e che, inutile nasconderlo, è una delusione, 30 punti di De’Aaron Fox ma con 6 palle perse e appena 1 su 7 da tre punti, e una tripla doppia di Domantas Sabonis da 26 punti con 13 rimbalzi e 10 assist. Malik Monk ha chiuso con 21 punti dalla panchina.

Con il tiro da tre punti Sacramento aveva costruito un vantaggio anche di 15 punti già nel primo quarto (32-17), con Kevin Huerter, Monk e Keegan Murray, ma dopo un primo periodo da 35 punti segnati, i Kings si sono praticamente fermati in attacco. NOLA ha messo la freccia del sorpasso a inizio secondo quarto e non ha più mollato il comando, toccando a propria volta i 15 punti di scarto e mettendo la partita “in ghiaccio” sul 120-105 a 3 minuti dal termine con Jones e Ingram. I Pelicans volano dunque a Las Vegas e aspettano di conoscere la vincente tra LA Lakers e Phoenix Suns per la semifinale della Final Four di Las Vegas.

Una prova di forza del genere, con un Zion Williamson sotto il par, è importantissima per i Pelicans che se risparmiati dalla sfortuna potranno fare da outsider con chance nella Western Conference. Troppo profondi, troppo versatili in difesa e con due star ancora giovani, per non esserlo. “Questa squadra può essere davvero grande, abbiamo tantissimo potenziale ma dobbiamo ancora crescere tanto. Possiamo però fare qualcosa di speciale se resteremo tutti sul pezzo, qualcosa di davvero speciale” ha detto Zion Oggi non ho giocato bene ma eravamo sopra di 13, 18 punti nel quarto quarto. Questo la dice lunga su come abbiamo giocato, eravamo tutti pronti“.

Coach Willie Green ha parlato di fiducia reciproca come una chiave della partita: “E’ stata la cosa che ho percepito di più in campo, la fiducia. Siamo rimasti assieme, abbiamo fatto una giocata giusta dietro l’altra senza smettere. 29 assist e sole 14 palle perse, questo è il dato. E ora continuiamo a crescere“.

Ai Sacramento Kings resta la delusione, forte: “Siamo veramente delusi, non ci piace neppure un po’. Giocavamo in casa e con l’occasione di vendicarci delle due sconfitte a casa loro in stagione, e volevamo andarci noi a Las Vegas“, così Kevin Huerter Loro hanno avuto tanto da diversi giocatori, siamo riusciti a fermare Zion ma Ingram ha giocato una gran partita. E la loro panchina è stata grande“.

Tre partite contro di loro andate più o meno allo stesso modo” ha detto coach Mike BrownLoro sono sempre stati più fisici di noi, il loro atletismo ci ha fatto male“. I Kings hanno limitato Zion Williamson che era stato dominante nelle prime due partite, ma al prezzo di pagare la coperta corta contro i tanti realizzatori dei Pels, Ingram, McCollum, Murphy III, Jones e Valanciunas tutti in doppia cifra. “Volevamo passare noi ma la loro maggior fisicità, il loro gioco più duro del nostro hanno fatto la differenza, si è visto in campo“.

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