Per essere uno che non giocava dal 29 aprile, Kristaps Porzingis non è apparso per nulla arrugginito
Con 20 punti in 21 minuti in uscita dalla panchina, e 3 stoppare con 6 rimbalzi e 8 su 13 al tiro il giocatore lettone ha ispirato il largo 107-89 con cui i Boston Celtics hanno regolato dei Dallas Mavs intimoriti, in gara 1 delle NBA Finals 2024. Boston ha sparato con 16 su 42 da tre, segnato 37 punti nel solo primo quarto e messo in chiaro la cosa più importante: la squadra più forte della serie sono loro, e neppure di poco.
Luka Doncic ha segnato 30 punti ma con 26 tiri, 10 rimbalzi e 1 solo assist, Dallas ha tirato con 7 su 27 da tre e chiuso il primo tempo con appena 42 punti. La “ricetta per il disastro” per tradurre direttamente dall’inglese.
Kyrie Irving, fischiato ma con un certo grado di noia e sensazione di già visto dal pubblico del TD Garden che è passato oltre il periodo vissuto assieme all’ex Cleveland Cavs, su gara 1 ci ha sbattuto il naso. 12 punti, 5 su 19 dal campo e -19 di plus\minus, il peggiore per Dallas. Irving, per quanto espertissimo, non è stato l’unico a subire l’impatto di un livello di energia ancora più alto all’esordio alle NBA Finals, Dereck Lively II ha avuto presto problemi di falli, per Daniel Gafford soli 14 minuti.
Jayson Tatum e Jaylen Brown hanno giocato una gara 1 tranquilla, tutto il quintetto di coach Joe Mazzulla è andato in doppia cifra con 22 punti di Brown. Il numero 7 di Boston ha marcato Luka Doncic per il maggior numero di minuti e in attacco ha cercato costantemente il cambio difensivo con lo sloveno, che non ha la velocità di piedi per restare davanti a lui (e a nessun altro, se per questo). JB si è guadagnato anche 11 tiri liberi ma attenzione alla mira, appena 6 su 11.
Il migliore in campo è stato alla fine Kristaps Porzingis, soppesando tutto: “Ha giocato una partita mostrusa oggi, con la sua presenza e il suo tiro, è stato bravo a attaccare i mismatch su di lui e ha fatto pagare alla difesa le sue scelte. Ne avremo ancora bisogno in questa serie“, ha detto Jaylen Brown.
Mazzulla ha schierato Porzingis da sesto uomo, alla Bill Walton per così dire, per non alterare il quintetto base che ha portato i Celtics in finale con Al Horford come unico lungo di ruolo. Le partite, come sempre, conta però chi le termina. “L’adrenalina dal pubblico è servita, sentire il frastuono e la carica, io per il resto ho fatto tutto ciò che era necessario per prepararmi a tornare in campo. Ha pagato e siamo contenti del risultato. Gara 1? E’ servita per ricordarmi che sono un gran bel giocatore no? Non sarò perfetto ma posso giocare così e dare qualcosa in più a questa squadra“.
I Dallas Mavs sono stati limitati a appena 9 assist, e sono sostanzialmente finiti “in bocca” alla difesa dei Celtics, che li ha attirato dentro l’area e contro Porzingis. Il tiro da tre non ha funzionato ancor prima nella quantità, soli 27 tentativi, che nelle percentuali. “Dobbiamo muovere meglio il pallone” ha detto coach Jason Kidd “siamo stati troppo fermi e faremo meglio in gara 2“. Per Doncic, “i Celtics raramente raddoppiano, giocano sempre in marcatura singola ed è per questo anche che la palla ha girato poco“.
