A Kevin Durant non resta che darsi alla nostaglia, con i suoi Phoenix Suns incastrati nella mediocrità di una squadra da 50% di vittorie e appena ripassata per 138-111 dagli LA Clippers.
KD ha segnato 30 punti, i Suns hanno però perso contatto nel secondo tempo e hanno perso un’altra partita col loro big three in campo, con anche Bradley Beal e Devin Booker. Per Phoenix è stata la terza sconfitta nelle ultime 4 partite e la seconda ravvicinata contro LA.
Per Durant è stata anche l’occasione per ritornare sul parquet assieme ai suoi due ex compagni di squadra ai tempi degli Oklahoma City Thunder, James Harden e Russell Westbrook. Harden ha segnato 19 punti con 10 assist e 7 rimbalzi, per Westbrook 9 punti dalla panchina in 15 minuti.
Un tuffo nel passato, che KD ha voluto sottolineare dopo la partita. “Con James e Russ abbiamo dei momenti che non scorderemo mai, siamo arrivati assieme nella NBA. E’ stato speciale, un periodo speciale a cui guardo sempre. Ho sempre apprezzato giocare con loro due ed è bello vederli avere successo e giocare ancora così dopo 15, 16 o 17 anni“. Durant è stato compagno di squadra di James Harden anche a Brooklyn con i Nets, un’esperienza finita malissimo con la richiesta di trade del Barba dopo soli 15 mesi a gennaio 2022.
“Certamente all’epoca fu una situazione per cui me la presi. E sono sicuro che anche lui non abbia gradito il doversi muovere ancora. Ma quando il tempo passa, capisci che si tratta di una persona con cui sei entrato nella NBA, e che ami come un fratello. Io voglio solo il meglio per lui e per la sua famiglia, sempre“.
Nostalgia a piene mani anche nei confronti di un ex compagno di squadra e di vittorie come Draymond Green, che si prepara a rientrare in campo dopo la sospensione inflittagli dalla NBA per un pugno a Jusuf Nurkic, e i propositi addirittura di ritiro. Durant ha parlato di Green e ha voluto ritrattare in parte alcune dichiarazioni a caldo dopo il “fattaccio” de 12 dicembre scorso. “Dovete pensare alla mia prospettiva e al contesto, parlavo di terapia quando già tutti per lui parlavano di questo, intendevo che speravo potesse aiutarlo a migliorarsi e a imparare qualsiasi cosa ci fosse da imparare, da un percorso del genere. Io sono contento che ora possa ritornare e che possa lasciarsi tutto alle spalle. Draymond Green è un incredibile compagno di squadra, a volte perde la calma, è vero, ma sono cose che capitano a tutti e io sono certo che tutti sono felici del suo rientro“.
“Non intendevo offendere nessuno, so che voi mi vedete come una serpe, so che percezione c’è su di me a volte. Ma anche quando parlo così non intendo ferire nessuno, né mancare di rispetto a nessuno né tanto meno a Green e alla sua famiglia“.
Kevin Durant si era augurato dopo l’episodio che Draymond Green “ricevesse l’aiuto che gli serve (…) ormai gli episodi si susseguono. Io lo conosco e non è sempre stato così, spero possa trovare aiuto“.