La prestazione di Kevin Durant di ieri pomeriggio contro la Serbia è stata una vera e propria masterclass offensiva. Nei suoi primi 8 minuti ha segnato 21 punti con 8 su 8 dal campo e ha chiuso a 23 con un solo errore in 17 minuti.
Triple dal palleggio, fadeaway dalla media distanza, cath-and-shoot dall’arco, buzzer beater… ha segnato in tutti i modi possibili. Ciò che impressiona di più è che fino a qualche giorno fa la sua presenza era dubbia ed era da più di due mesi che non giocava. KD infatti ha saltato le 5 amichevoli giocate da Team USA a causa di un infortunio al polpaccio ed è questo il motivo della restrizione sul minutaggio applicata da coach Kerr anche per questa partita.
Il 35 dei Suns è entrato dalla panchina e ha sconvolto una partita che fino a quel momento era in equilibrio. I suoi canestri sono stati decisivi, visto che la Serbia non è più rientrata in partita e ha finito per perdere 84-110. 21 punti anche per LeBron James, che continua a confermarsi leader indiscusso della squadra.
Dopo la partita, Durant ha valutato la sua prestazione: “Ero stanco, non mentirò. I miei polmoni non erano più abituati all’intensità di una partita, ma è stato bello segnare qualche tiro. Penso che ognuno abbia svolto il proprio compito benissimo oggi. Il mio era quello di spaziare il campo e segnare e sono orgoglioso di averlo fatto. Ho giocato a basket tutta la vita. Alla fine è soltanto basket. Quindi ho cercato di seguire il game plan, essere presente per i miei compagni in difesa ed essere aggressivo con la palla in mano.”
KD ha commentato anche il suo unico tiro sbagliato: “Lo sentivo bene quando ha lasciato le mie mani e volevo chiudere la partita alla perfezione e ci sono andato vicino. I miei compagni mi hanno guardato per tutto il tempo come se potessi segnare ogni tiro.”
Il 3 volte campione olimpico non ha mai ricoperto stabilmente il ruolo di sesto uomo in carriera, ma non ha disprezzato questo impiego: “Farò di tutto per adattarmi a qualunque evenienza. Mi ha sempre divertito provare nuovi ruoli e adattarmi a ciò che la partita richiede.”
Quella di ieri è stata senza dubbio la performance più convincente degli Stati Uniti quest’estate: “Le partite precedenti ci hanno preparato. I coach hanno fatto un ottimo lavoro nel farci rimanere attenti e farci capire quanto ogni giorno sia importante. Il bello di oggi è stato che abbiamo giocato molto liberi in attacco; difensivamente abbiamo comunicato per tutta la partita e questo ci ha reso infermabili. Continueremo su questa strada e vedremo come andrà.”
Team USA e Serbia hanno giocato davanti a 27000 persone provenienti da tutto il mondo. Una mole di persone che ha spiazzato KD, dopo che a Tokyo si era giocato a porte chiuse. Gli “Avengers” del basket torneranno in campo contro il Sud Sudan il 31 luglio e contro Porto Rico il 3 agosto. Non ci si aspettano grosse sorprese da questi due incontri, ma sarà interessante vedere quanto Kerr sperimenterà con le rotazioni e che idea di gioco metteranno in campo i giocatori NBA.