Il nativo di Detroit Jalen Rose vorrebbe entrare in futuro a far parte della proprietà dei Pistons. Parole dette dall’ormai ex giocatore durante il podcast di Richard Deitsch: “Sarebbe bellissimo possedere una piccola parte della società, sento di poter dare molto a questa franchigia”. I Detroit Pistons valgono attualmente $1.27 miliardi di dollari, secondo l’ultima stima di Forbes. Tom Gores, attuale proprietario dei Pistons, acquisto il 51% della società nel 2011, per una cifra che si aggirava intorno ai $325 milioni, per poi acquistarla interamente nel 2015.
Dal suo arrivo, c’è stato un grande sviluppo soprattutto con la costruzione della nuova arena. “Mi è piaciuta molto la scelta di portare la nuova arena in centro città, (Gores, ndr) è una persona che stimo, l’ho notato subito”, così ha proseguito poi Rose. Un’altra idea che lo stuzzica molto è quella di allenare squadre sia al college che tra i professionisti ma per adesso non si sente pronto ad abbandonare un lavoro che ha molto a cuore a ESPN.
Scelto alla numero 13 al draft del 1994 dai Denver Nuggets, Jalen Rose è stato un ottimo giocatore NBA. Ala piccola dotata di un buon tiro, capace di mettere numeri importanti: per lui in 923 gare disputate e 14.3 punti, 3.5 rimbalzi e 3.8 assist con il 44,3% da campo e il 35,3% da tre punti. La sua stagione migliore in termini numerici è quella ai Chicago Bulls dove ha toccato quasi i 24 punti di media.
Per quanto riguarda gli obiettivi di squadra, sono state due le stagioni in cui è arrivato alle finali di conference. La prima volta nella stagione 1997/98 in maglia Pacers, dove furono battuti dai Chicago Bulls di Michael Jordan diretti verso il secondo three-peat. Situazione simile l’anno successivo, questa volta gli avversari erano i New York Knicks: nettamente favoriti, furono sconfitti dall’orgoglio di Ewing e compagni in addirittura 6 gare. L’unico premio in carriera è il Most Improved Player vinto nel 2000, anno in cui assieme ai Pacers raggiunse la finale NBA, persa per 4-2 contro i Los Angeles Lakers di Shaquille O’Neal e Kobe Bryant.