Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsChicago Bulls DeRozan furioso con Siakam: “Non m’importa del torneo, non si tira a partita finita”

DeRozan furioso con Siakam: “Non m’importa del torneo, non si tira a partita finita”

di Mattia Picchialepri

In archivio un’altra giornata dell’In-Season Tournament, nuova competizione instaurata dalla NBA per aumentare il livello di competitività nella lega. Questa notte si è giocata Chicago Bulls-Toronto Raptors, sfida vinta dai canadesi 121-108.

Sul finale di partita DeMar DeRozan non ha preso benissimo la scelta di Pascal Siakam di prendersi un tiro a tempo scaduto, violando la regola non scritta della pallacanestro: se si è in vantaggio a pochi secondi dalla fine, ci si ferma con la palla in mano.

Espulsione, sconfitta e astio con Siakam: la brutta serata di DeRozan

La brutta serata di DeMar DeRozan è culminata nelle parole contro Pascal Siakam e i Toronto Raptors. 19 punti con 7 su 16 al tiro in 38 minuti, per un match tutt’altro che semplice per la stella dei Bulls. DeRozan ha preso male il tentativo di Pascal Siakam di realizzare un tiro da 3 punti con 3 secondi rimasti e i Raptors in vantaggio di 12 punti, quando il camerunense avrebbe potuto far scorrere il tempo. DeRozan ha rimproverato con rabbia la panchina dei Raptors e l’allenatore Darko Rajakovic, il quale ha spiegato all’allenatore Billy Donovan che Siakam ha tentato il tiro perché la differenza di punti conta per le implicazioni del torneo in stagione.

Ciò che, a quanto pare, non sapevano coach Rajakovic e Siakam, era che i Raptors erano stati eliminati dal torneo prima di quella partita: è proprio da qui che arriva la rabbia di DeRozan. “Non mi interessa di nessun punto dell’In-Season Tournament, niente di tutto questo. Solo rispetto per il gioco – ha detto DeRozan. “Se i ruoli fossero invertiti e avessi la palla, la terrei. È quello che è.”

Mentre usciva dal campo, DeRozan ha condiviso un abbraccio con il suo ex presidente Masai Ujiri, che, come al solito, guarda le partite dal tunnel, ma ha anche strappato la sua maglia. È stata la seconda cosa che DeRozan ha strappato per frustrazione venerdì, lacerando un asciugamano durante un timeout in panchina. Un clima tutt’altro che tiepido in casa Bulls, ma anche il numero 11 lo sa bene: “Dobbiamo metterci alla prova. Non possiamo fare quei discorsi spirituali. Dobbiamo sfidarci a dare tutto là fuori. È una cosa positiva essere sfidati. Chiediti qualcosa in più rispetto a quanto tu abbia mai fatto finora, incluso me stesso. È questo il punto in cui ci troviamo“.

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