E’ difficile non apprezzare Collin Sexton su un campo da basket, quasi impossibile non notare la sua grinta da Russell Westbrok inconsapevole, o da un Pat Beverley dotato però di talento sufficiente per segnare 42 punti in faccia al big three dei Brooklyn Nets Kevin Durant, James Harden e Kyrie Irving come accaduto nella notte di mercoledì.
I Cleveland Cavs (7-7) si sono presentati al cospetto dei Nets (9-7) privi di Kevin Love, del compagni di reparto di Sexton Darius Garland e del tiratore Dylan Windler ma con i nuovi arrivi Jarrett Allen e Taurean prince, gasati per di più dalla sfida contro la loro ex squadra a una settimana sola dalla trade Harden. E il risultato è stata una vittoria al doppio tempo supplementare per 147-135 in cui Sexton ha battutto tutti anche sul piano del tabellino personale.
42 punti, 16 su 29 al tiro e 5 su 11 al tiro da tre con 5 rimbalzi e 5 assist, per Cleveland ci sono anche i 25 punti di un ottimo Cedi Osman e soprattutto una panchina da 49 punti segnati dai soli Allen, Prince e Damyean Dotson, i Cavs mandano a bersaglio 20 triple.
Per i Nets il redivivo Kyrie Irving, uno dei tanti ex di giornata, chiude con 37 punti giocando per lo più da guardia a fianco di James Harden, che si auto-limita a soli 14 tiri ma che chiude con la seconda tripla doppia in tre partite adal suo arrivo a Brooklyn (21 punti, 12 assist e 10 rimbalzi per lui). Kevin Durant chiude con 38 punti ma dalla debole panchina di coach Steve Nash arrivano la miseria di 10 punti complessivi.
E dire che Collin Sexton era stato in dubbio fino a due ore prima della palla a due con una caviglia in disordine. La sfida contro Kyrie Irving, di cui veste il numero 2 e che al draft NBA 2018 fu la vera contropartita ottenuta dai Cavs nella trade che spedì (2017) Irving a Boston, non se la sarebbe però mai persa. “Ed è stato bello giocare contro di lui oggi, ho accettato la sfida e sapevo che non sarebe stato facile. Lui Kyrie Irving, e sai che ogni sera sarà dura per te ma io ero pronto e lo si è visto“.
Alla sua prima azione difensiva, Sexton ha rimediato un fallo offensivo proprio da Kyrie. Nulla che abbia poi impedito al talento straripante di Irving di segnare 37 punti alla sua prima gara dopo due settimane di assenza, ma una dichiarazione di intenti quella si.
Ma quello che Collin Sexton ha combinato a fine partita è ciò che resta: 15 degli ultimi 20 punti della squadra, 20 punti consecutivi segnati, 4 tiri da tre punti nel solo secondo overtime. “Stasera era senza coscienza, immarcabile“, così Cedi Osman “Segnava di tutto, si vede quanto sia migliorato ancora quest’anno rispetto alla scorsa stagione“.
“Era arrivato a un punto in cui iniziava a parlare ancor prima che il tiro entrasse“, scherza il neo compagno di squadra Jarrett Allen, che ha chiuso con 12 punti, 11 rimbalzi e 4 stoppate in 31 minuti. “Non è uno cui manchi la fiducia in se stesso“, chiosa Larry Nance Jr.
“A fine partita era esausto, si è imposto con la forza di volontà di segnare tutti quei tiri importanti“, così coach J.B. Bickerstaff, “Per come stiamo oggi, abbiamo bisogno che Sexton sia il nostro perno in attacco, lui sa battere l’uomo, mettere pressione sulle difese (…) cosa ho detto a fine partita? Come Doug Collins, date la palla a lui e levatevi dai piedi… gli abbiamo concesso lo spazio per giocarsela“.
L’inizio di stagione di Collin Sexton, come quello di altri grandi realizzatori, è viziato in parte dalla poca difesa vista in generale in campo quest’anno, ma parla chiaro: 27 punti di media a partita con 3.4 assist e il 53% al tiro (50%a tiro da tre punti), con 1.4 recuperi a gara, in una stagione in cui i Cavs non hanno potuto finora contare su Love infortunato, su Darius Garland alle prese con un problema fisico, e su Kevin Porter Jr ormai ai margini della squadra.
“Siamo fortunati ad averlo qui, la sua abilità di fare canestro non è una cosa che hanno in tanti anche in questa lega, non più di una ventina. E ancor meno sono quelli che sanno farlo sotto pressione. Finora non lo sie ra vsto abbastanza anche perché il record della squadra non ha mai autato, ma Sexton sa eccelere nei momenti che contano“.