Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLA Clippers Clippers, Paul George ha la soluzione per le rotazioni lunghe

Clippers, Paul George ha la soluzione per le rotazioni lunghe

di Matteo Frattasi
reggie jackson

I Los Angeles Clippers della stagione 2022-23 si troveranno a gestire uno dei roster più profondi della NBA. Dunque lo staff dovrà essere deciso e preciso, dando il giusto minutaggio ad ognuno nelle rotazioni. Uno dei giocatori della squadra ad essersi espresso riguardo tale argomento è stato Paul George che suggerisce una soluzione al problema: “Dovremmo avere l’approccio del Team Usa, in cui dai il massimo nei minuti che ti spettano. Se tutti giocassero al 100% quando sono in campo e chiedessero il cambio quando sono stanchi, entrerebbero sempre giocatori freschi”.

Per una squadra NBA gestire al massimo le rotazioni è fondamentale per molte ragioni. La prima è sicuramente quella fisica. Avere una panchina lunga permette alla squadra di poter proporre continuamente giocatori freschi o abbastanza riposati. Dall’altra parte però c’è il rischio di non riuscire a dare il giusto tempo in campo ai propri uomini, cosa che col tempo potrebbe renderli scontenti.

Sull’argomento ha speso importanti parole anche Reggie Jackson, point guard titolare: “Sarà necessario dimostrare maturità. Ogni giocatore di questo team può fare la differenza. Sono sicuro che il coach riuscirà a costruire il sistema migliore per me e per i miei compagni di squadra”. Ovviamente, la sfida più grande in questo contesto sarà quella di Tyronn Lue, allenatore del team. Quella che andrà ad affrontare sarà una stagione molto delicata.

I Clippers della passata stagione

La squadra di Los Angeles dovrà infatti rilanciarsi dopo una stagione piena di alti e bassi. L’anno passato è stato caratterizzato dall’ assenza di Kawhi Leonard, fuori a causa della sua condizione fisica, e dall’uscita dai play-In. Nel complesso, i Clippers avevano chiuso la stagione passata con 42 vittorie e 40 sconfitte, deludendo le aspettative. Attualmente nell’ambiente c’è molto entusiasmo anche per l’arrivo di John Wall, anche lui in cerca di una nuova vita dopo l’esperienza negativa ai Rockets. La stella ex Washington e Houston dovrà giocarsi il posto in campo con il già citato Reggie Jackson che viene da una delle sue migliori stagioni realizzative (16.8 punti di media a partita).

Per raggiungere gli obiettivi più importanti saranno fondamentali due fattori: il primo è quello di stabilire da subito le gerarchie in squadra. Il secondo dipende dai giocatori, che per una convivenza pacifica nel team dovranno accettare i ruoli e il minutaggio scelti dal proprio allenatore.

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