Dopo la sorprendente vittoria maturata ai danni dei Clippers, i Cavs si preparano a scendere nuovamente sul parquet dello Staples Center, avversari di turno gli altalenanti Lakers. Come riportato da Mirjam Swanson di The Orange County Register.com, l’odierna conferenza pre partita è stata l’occasione per il coach di Cleveland, di concedersi due battute su l’ottimo inizio di stagione di Evan Mobley. Oggetti di elogio: la sua etica del lavoro e l’attitudine all’apprendimento mai doma.
Quando sei la terza scelta assoluta del draft NBA, porti in dosso un grande carico di responsabilità. Hai la pressione di dover confermare il potenziale espresso negli anni universitari e ancor prima liceali. Molti ce la fanno altri cadono in disgrazia.
I Cleveland Cavaliers nel corso dello scorso decennio hanno avuto a che fare con entrambi i casi. Nel 2011 scelsero quel Kyrie Irving, poi diventata una delle massime espressioni cestistiche dell’intera lega. In seguito nel 2013 fu la volta di Anthony Bennett, forse la peggior prima scelta di sempre.
Delle due categorie, Evan Mobley può essere tranquillamente accostato alla prima. Un profilo che se lavorato a dovere potrebbe rivelarsi una delle migliori mosse, colte dalla dirigenza nelle ultime annate.
Star al liceo e faro degli UFC Trojans in NCAA, il nativo di San Diego ha subito dato prova, nelle prime uscite stagionali dei Cavs, di buone qualità su entrambe le metà campo,mettendo a referto una media che parla di 13.8 punti, 8.6 rimbalzi e 2.2 assist.
Nondimeno si tratta ovviamente di un diamante grezzo che ha bisogno soprattutto di migliorare nell’attacco al canestro, dove permane un approccio ancora troppo soft.
Il lavoro in palestra e la maturazione in termini di esperienza, saranno allora gli assi portanti del potenziale sviluppo. Tuttavia il coach di Cleveland, JB Bickerstaff non ha dubbi sul talento dell’ex Rancho High School, definendosi anche sorpreso per le qualità umane mostrate dal ragazzo.
“Ho studiato e guardato una grande quantità di filmati di lui al college, ma fino a quando non arrivi a conoscerlo dal vivo non puoi sapere realmente come sia, potevi vedere che era un giocatore di basket intelligente, ma quando sei intorno a lui ogni giorno, vedi quanto velocemente recepisce le cose. Evan e io possiamo avere una conversazione su qualcosa che è successo una partita fa, e poi lo vedrai nella prossima partita, che ha capito tutto. Ha un temperamento tranquillo ma è estremamente competitivo. Odia perdere.”
E ancora,sull’etica del lavoro dell’ala californiana…
“Facevamo delle esercitazioni in estate; se non riusciva a fare l’esercizio, lo ripeteva più e più volte finché non lo faceva bene. Quindi ha un fuoco che brucia, dai filmati potresti non essere in grado di vedere, ma quando sei vicino a lui ogni giorno, noti il fuoco bruciare dentro di lui “.
Love: “Mobley diventerà un grande difensore”
A parlare della nuova matricola dei Cavaliers, è stato pure uno degli ultiimi superstiti del titolo del 2016, quel Kevin Love oramai fuori dai piani tecnici, nonostante il ricco contratto che lo lega alla squadra dell’Ohio, fino al 2023.
“Mobley sarà un ragazzo che otterrà una doppia-doppia ogni notte … Sta per fare un certo numero di squadre All-Defensive nella sua carriera. Ha appena iniziato”.