Il weekend di Cleveland, tra giocate spettacolari e un basket, a essere sinceri, lontano dalla sua massima espressione, è stata l’occasione per stampa e addetti ai lavori, di fare il punto sulla situazione al giro di boa della stagione. CJ McCollum, per anni volto dei Blazers e recentemente aggregato ai New Orleans Pelicans, è intervenuto nella diretta domenicale di TNT, dove ne ha approfittato per parlare delle sue prime settimane in Louisiana, con particolare attenzione sulla situazione fisica precaria che da tempo condiziona l’enfant prodige Zion Williamson.
Come riferito da Christian Clark di Nola.com, l’ex talento di Portland ha riservato parole di profonda stima nei confronti del prodotto di Duke University, augurandosi che possa tornare sul parquet quanto prima.
Tuttavia non ha ancora avuto modo di incrociarlo fisicamente, poiché il numero 0 è in riabilitazione guidata presso un centro Nike in Oregon.
“Non vediamo l’ora di riaverlo. Non ho ancora avuto conversazioni dirette con lui. Ho parlato però con persone vicine a lui. Non vedo l’ora di sedermi con lui prima o poi. In questo momento ho praticamente le vostre stesse informazioni”
In due anni con la casacca di New Orleans, Zion ha giocato la misera cifra di 85 partite, intervallate da una serie interminabile di acciacchi fisici.
Difatti sembrano lontani i tempi in cui i dirigenti Pelicans gioivano per aver vinto la lottery ed essersi assicurati le prestazioni di un futuro fenomeno.
In 730 giorni di permanenza nella patria del Jazz, le luci hanno fatto spesso da contraltare a una fitta presenza di ombre, condite da recuperi posticipati, nuovi infortuni, e un peso che perpetuamente cresceva.
All’indomani dello scorso luglio, il nativo di Salisbury aveva riportato la frattura del piede destro, che a detta sua non avrebbe precluso la presenza per l’avvio della regular season.
Qualche mese più tardi, sebbene non avesse timbrato il cartellino in nessuno degli incontri disputati, riceve un’iniezione per agevolare un recupero che si stava assumendo in tempi secolari.
Tuttavia, a distanza di settimane le condizioni non sembrano migliorare, una constatazione che porta il vicepresidente della squadra David Griffin a dichiarare di non avere nessuna certezza sui tempi di riassestamento del giocatore.
Nonostante un contesto che appare sempre più cupo e incerto, ciò non sembra toccare le corde riflessive di CJ McCollum, il quale non esita a sciorinare gli ottimi numeri e le qualità comunque indiscusse di Williamson.
“Il modo in cui segna intorno al canestro è eccezionale ha il 60-65%, praticamente. Esige il double-team. Arriva alla linea di tiro libero. Ti permette di andare presto in bonus. Ed esce anche in transizione. Quindi è un ragazzo che può fare un sacco di cose diverse con il pallone e cambia il gioco per tutti intorno a lui”.