I Sacramento Kings hanno avuto una settimana difficile. In questi sette giorni, Vlade Divac si è dimesso dal ruolo di general manager e qualche giorno dopo anche Peja Stojakovic si è dimesso dal ruolo di assistente.
E Chris Webber, ex giocatore dei Kings, ha voluto togliersi qualche sassolino. “Dovranno lavorare tanto. È stato frustrante assistere a tutto ciò. Penso che ognuno abbia dato il meglio di se e sono molto contento che, almeno ad interim, il general manager adesso sia Joe Dumars perché è un grande leader e penso che stia parlando con la squadra adesso. Quindi per me, come tifoso dei Kings, ti fa sentire un po’ meglio, ma stai male pensando che Vlade abbia dato il meglio di se.”
Il tifo dei Webber nei confronti dei Kings è dato, sopratutto, dalle sette stagioni in cui ha giocato per loro, in cui è stato per quattro delle sue cinque volte un All-Star. In più la sua maglia numero 4 è stata ritirata dalla franchigia della California. “Ovviamente che ho giocato lì e sono stato importante per la franchigia, quindi quello che dico deve essere tirato fuori dal contesto,” ha detto Webber. “Mi dispiace per Vlade e per i fan, che sono i migliori della lega. La città sarà resiliente, faranno i playoffs e cominceranno a marciare nella giusta direzione. Auguro il meglio all’organizzazione. È difficile essere professionali quando si parla di una franchigia a cui sei molto legato, quindi starò zitto.”
Non è la prima volta che Chris Webber ha idee diverse da quelle dei Kings
Nonostante abbia detto di voler stare zitto, l’ex giocatore dei Golden State Warriors aveva già espresso la sua idea contro la franchigia. Per esempio nel 2017, quando Vlade Divac non voleva scegliere De’Aron Fox con la quinta scelta. Ora Fox sta diventando una stella per la franchigia, sia dentro che fuori dal campo.
Ora i Kings hanno assunto Mike Forde, un esperto nell’assumere general manager nelle aziende. Forde ha già aiutato i New Orleans Pelicans e gli Washington Wizards a trovarne uno e ora i Kings sperano che succeda anche con loro. Ci sarà bisogno di tempo e questo nuovo processo comincerà anche con la dodicesima scelta al draft 2020.