Al TD Garden i Boston Celtics s’impongono sui Cleveland Cavaliers col punteggio di 110 a 88 e lo fanno anche col ritorno di Gordon Hayward. L’ex Pacers aveva subito, circa un mese fa, una frattura alla mano sinistra in uno scontro con LaMarcus Aldridge. Dopo un intervento chirurgico che è servito ad accorciare i tempi e qualche settimana di riabilitazione, Hayward è tornato finalmente in campo.
I Celtics, nonostante gli ultimi successi convincenti contro Heat e Nuggets, in fase offensiva sentivano la sua mancanza. Il peso dell’attacco era sulle spalle di Kemba Walker, Jayson Tatum e Jaylen Brown. Ora col suo ritorno, coach Brad Stevens avrà tutte e quattro le potenti bocche da fuoco a sua disposizione.
La partita disputatasi stanotte coi Cavs non è mai stata in discussione: da una parte c’era una squadra organizzata, in fiducia e con ottimi mezzi, dall’altra parte c’era un gruppo disgregato che ha perso 14 delle ultime 15 partite giocate. E’ stata, quindi, la serata giusta per Hayward per tornare, ritrovare subito fiducia e riprendere da dove aveva lasciato. Per lui 14 punti, 5 rimbalzi e 4 assists. Così l’ala dei Celtics ha commentato le sensazioni che ha avuto sul parquet.
“La mano stava bene. Ci farò ancora domani qualche trattamento e sarò pronto per la prossima partita. Penso che sia stato più facile questa volta rientrare quando puoi correre tranquillamente e non devi fare attenzione alle gambe. Era solo la mia mano sinistra. E’ stato tutto molto più semplice”.
Anche coach Stevens si è detto soddisfatto della prestazione del suo giocatore e infatti lo ha tenuto in campo per tutti i 12 minuti del terzo quarto. “Non volevo toglierlo. Volevo che si abituasse a giocare lì dove voglio che giochi in quel terzo quarto e metterlo alla prova per tutti i 12 minuti. Penso che sia stato bravo”.
Per Hayward tornare e subito mettersi alla prova con giocatori del calibro di Kevin Love e Tristan Thompson è stato un bel banco di prova come ha rivelato lui stesso. “Stanotte è stato un buon test. Giocare coi loro big e cercare di bloccarli. Ovviamente, come ho detto, devo cercare di mettere su un po’ più di forza (alla mano, ndr). Ma ho giocato come se niente fosse”.
Ora aspettano i Celtics due uscite più impegnative. La prima mercoledì contro gli ostici Indiana Pacers. E giovedì contro una delle dirette rivali ad Est, ossia i Philadlephia 76ers. Al Garden i biancoverdi cercheranno di vendicare la sconfitta subita alla prima gara stagionale contro Simmons, Embiid e compagni.