Jayson Tatum giorni fa è stato accusato di “non pensare al bene della squadra”, ma pensare solo alla vittoria e alle proprie prestazioni. La critica pare sia avvenuta da un vice allenatore della Eastern Conference, che però è voluto restare anonimo. In merito a ciò, è intervenuto anche il presidente dei Boston Celtics, Brad Stevens.
Stevens, intervenuto al programma “Toucher and Rich” di Sports Hub, ha respinto ogni tipo di accusa dei confronti di Tatum, definendole “ridicole”. Piccola battuta anche verso questo vice allenatore anonimo, invitandolo ad uscire dall’anonimità. Brad Stevens ha voluto poi elogiare il suo giocatore, Jayson Tatum, sotto ogni punto di vista: “Quel ragazzo ama vincere. Dopo ogni partita è seduto con i piedi nel secchiello pieno di ghiaccio. Quando perdiamo è sempre scoraggiato. Questo ragazzo è competitivo, lo so per certo. Sono davvero contento che si trovi nella nostra squadra.”
Il dichiaratore anonimo ha anche affermato che Tatum ha fatto più nei suoi primi cinque anni nella lega, che in questo inizio di stagione. Subito smentito da Brad Stevens, andato nuovamente a difesa del suo giocatore: “Lo prendo con le pinze. Per me quella era una cosa senza senso, perché sono con lui ogni giorno e so come lavora. La valutazione del tizio anonimo è totalmente sbagliata.”
Il pensiero di Jayson Tatum
Jayson Tatum, in questo inizio di stagione, ha totalizzato 24.4 punti di media, 8.9 rimbalzi e 3.6 assist. Ottime medie, anche se sta avendo alcuni problemi al tiro con il 39.7% dal campo ed il 31.9% da tre. Dati questi problemi, ha trovato la soluzione per aiutare i propri compagni. Di fatti, contro i Toronto Raptors ha raggiunto il suo massimo in stagione con 10 assist, mentre con i 76ers ha raggiunto il massimo in carriera con 16 rimbalzi.
In passato Tatum è stato attaccato di essere egoista (anche dai suoi compagni), ma lui ha voluto rispondere a tutti, definendosi un giocatore altruista: “Mi hanno accusato di essere un giocatore egoista. Io mi reputo molto altruista e faccio qualsiasi cosa necessaria per poter vincere. Il più delle volte dipenderà da me, ma giochiamo 82 partite durante la regular season, ci saranno sicuramente notti in cui avrò qualche problema. Ma credo che questo sia normale.”
Nella partita di mercoledì vinta contro i Philadelphia 76ers, Jayson Tatum è stato il migliore della squadra. Ha realizzato 26 punti e come detto 16 rimbalzi. È stato sicuramente decisivo nel contribuire alla vittoria. E, nel post gara ci ha tenuto anche a ribadirlo ai microfoni: “Certo che ho contribuito a vincere. Ho ancora una volta dominato. Ho ancora influito sulla partita ad alto livello. Non c’è necessariamente bisogno di segnare 30-40 punti a partita per incidere. Abbiamo vinto, ho dominato nel gioco e sono andato a dormire bene.”
1 commento
Un pizzico di presunzione ci vuole per diventare uno dei migliori in assoluto. Tatum ha le qualità per dominare e condurre il gioco nei momenti salienti, ma deve cercare di creare di più per i compagni e a prendersi tiri più facili nella prima parte del match.
Secondo me dovrebbe imparare a segnare da tre anche in uscita dal blocco in catch and shot, senza palleggio, dal momento che ai Celtics manca, a parte Brown ma con alti e bassi, un vero tiratore affidabile.
Sta faticando quest anno, un po’ per le nuove regole che favoriscono un po’ la difesa (finalmente) e un po’ perché deve adattare il suo gioco a seconda di chi c è in campo. Jayson si ispira a Kobe, ma deve imparare anche da LeBron, cercando e trovando la sua mattonella dal quale segnare comunque sempre, anche quando gli manca la magia per segnare qualsiasi tiro.
Detto questo, non credo che sia un giocatore egoista, sta cercando di rimanere in cielo come alla fine della scorsa stagione, anche se spesso non c’è la fa.
Ma senza la sua leadership Boston non può aspirare a qualcosa di importante.