Non è la prima volta che James Harden fa parlare di sè fuori dai parquet NBA. L’offseason NBA spesso è il palcoscenico di grandi scoop, rumors e complicazioni all’interno delle squadre. La questione che sicuramente è in tendenza in questi giorni è quella che riguarda James Harden e il GM dei Philadelphia 76ers, Daryl Morey.
Dopo aver rinunciato a circa 14,4 milioni di dollari per la stagione 2022-23, Harden si aspettava o sperava in un’estensione significativamente più ricca quest’estate. Quando questa non è arrivata, Harden ha esercitato la sua player option di 35,6 milioni di dollari per la prossima stagione e ha prontamente chiesto uno scambio. Quando i Sixers non sono riusciti a trovare uno scambio soddisfacente, hanno detto che Harden sarebbe dovuto rimanere con il club che aveva il terzo miglior record nella NBA lo scorso anno. Questo ha portato Harden alle recenti dichiarazioni di sulla credibilità e affidabilità di Morey che sembrano aver creato una frattura importante all’interno della franchigia. Il mondo NBA, giocatori ed ex giocatori, hanno avuto occasione di discutere riguardo a questo scenario a dir poco complicato. Uno fra tutti in grado di commentare quanto sta succedendo è Kevin McHale, che è stato allenatore di Harden agli Houston Rockets fino al 2015, dove lavorava anche Morey.
“James voleva un’estensione da Philly, e Philly non gliel’ha concessa, e non è una decisione di Daryl. Daryl ne ha una parte, ovviamente, ma questa è una decisione del proprietario. Ma, sai, forse hanno visto Gara 7 contro i Celtics (9 punti con 3 su 11 dal campo in una sconfitta di 24 punti) e hanno detto: “Questo non mi interessa.”
E sull’influenza che avrà sulla squadra: “La persona per cui mi sento più male è Joel Embiid”, ha detto McHale. “Questo ragazzo viene da una stagione da MVP, ma quando la tua squadra ha una frattura così, quando uno dei primi due giocatori dice: ‘Non farò mai parte di una organizzazione con qualcuno così. È un bugiardo’ : non hai alcuna possibilità di vincere. Mi sento davvero male anche per Nick Nurse. Hai un nuovo allenatore in arrivo in Nick Nurse. Interrompe l’intero flusso della squadra. Puoi fare un sacco di cose dietro le quinte. Non hai bisogno di dirlo davanti a tutti. James ha appiccato un incendio.
Parlando poi di com’è allenare Harden:
“Nel complesso con James, non è stato poi così male. L’anno in cui è arrivato al training camp era sovrappeso, fuori forma e non aveva voglia di giocare, è stata dura. Io fui licenziato dopo solo 11 partite quell’anno, aveva un piano. Ricordo di averlo guardato e di aver detto: ‘Ugh, ci vorrà tempo prima che sia in forma’. Ma qualunque sia la situazione in cui ti trovi, devi solo trovare un modo per superarla se vuoi avere successo. È lo stesso con James e Daryl qui. Vedremo.”
Anche il quattro volte campione NBA, Andre Iguodala, ha detto la sua, sostenendo più la causa di James Harden:
Iguodala ha affermato che Harden ha tutto il diritto di utilizzare la sua influenza, soprattutto se insoddisfatto di come la direzione dei Sixers ha gestito le trattative contrattuali durante l’estate, il motivo esatto per cui il rapporto tra Morey e Harden si è guastata. Iguodala ha affermato che tutto ciò che Harden ha fatto è stato combattere per il suo valore e le sua opportunità nel modo più strategico possibile. “Mettono sempre i giocatori sotto una certa luce, e quello che si sente molto ora è che i giocatori hanno troppo potere perché stiamo diventando sempre più intelligenti. Perché sappiamo muoverci e sappiamo dire certe cose, e sappiamo usare la nostra leva, perché quando sbagliamo, viene usata contro di noi, giusto? Penso solo che abbia appena sfruttato un’opportunità perfetta”, ha aggiunto Iguodala.
La faccenda sembra essere lunga e dura da risolvere in breve periodo ed già la questione dell’estate dopo il caso Lillard, ma anche per questa, solo il tempo porterà una soluzione.