La prima vittoria stagionale dei Brooklyn Nets arriva contro gli Hornets con l’ennesimo trentello da parte di Cam Thomas. Fino a ora sono tre su altrettante partite le sue prestazioni da almeno 30 punti, Thomas è appena il secondo giocatore più giovane a iniziare una stagione in questo modo, dietro solo a Shaq. Il ragazzo ha sempre mostrato grandi doti da realizzatore, e quest’anno sembrerebbe essere cresciuto anche nelle scelte di gioco, come commentato anche dal coach dei Nets:
“Sappiamo che è capace di segnare, senza forzare”, ha detto Vaughn. “È inserito bene nel flusso dell’attacco. E poi in certi momenti quando abbiamo bisogno di un canestro, lui è capace di segnarlo. Ora sta imparando a osservare il gioco e capire quando abbiamo bisogno che segni e quando che faccia il facilitatore.”
Brooklyn Nets, small ball obbligata
A causa delle assenze di Cam Johnson e Nic Claxton contro gli Hornets, coach Vaughn ha dovuto optare per gran parte della partita per un quintetto piccolo. La scelta si è dimostrata più che azzeccata, con la vittoria dei Nets che potrebbe incoraggiare lo staff di Brooklyn a prediligere questa filosofia di gioco anche in futuro. La squadra in queste prime tre uscite ha guidato la Nba per punti di media in contropiede, dimostrando di avere un roster che si presta a giocare un basket veloce, con in campo tanti piccoli e tanti tiratori. La presenza di Ben Simmons inoltre, da sempre grande gestore di palla in transizione, facilita ulteriormente il lavoro di realizzatori come Bridges e dello stesso Cam Thomas. A confermarlo è stato lo stesso Thomas, che ha motivato in questo modo la vittoria su Charlotte:
“Penso che siano state le nostre spaziature”, ha detto Cam. “Abbiamo giocato molto small ball e molto cinque fuori. Questo ci ha aperto molti spazi. I loro lunghi sono stati tirati fuori e questo ha dato alle nostre guardie la possibilità di puntarli in velocità”.