Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsChicago Bulls Bulls, DeRozan e Donovan elogiano Ayo Dosunmu: “Abbiamo fiducia in lui”

Bulls, DeRozan e Donovan elogiano Ayo Dosunmu: “Abbiamo fiducia in lui”

di Giovanni Oriolo
Bulls Dosunmu DeRozan

La stagione dei Chicago Bulls è un’altalena di emozioni positive e negative. Nonostante la squadra è da inizio stagione nelle zone alte della Eastern Conference, i problemi a coach Billy Donovan non sono mancati. Gli infortuni di due giocatori chiave come Caruso e Ball hanno costretto ex head coach di OKC ad affidare chiavi della difesa e del playmaking ai rookie Ayo Dosunmu. L’ex Illinois si è però fatto trovare pronto rivelandosi una sorpresa della stagione, senza dubbio lo steal dell’ultimo draft.

Ayo è salito alla ribalta soprattutto per la sua intelligenza difensiva e capacità di marcatura sul pallone. Nell’altra metà campo, invece, i margini di miglioramento sono ancora tanti. Il ragazzo infatti è la miglior matricola per percentuali dal campo, anche se potrebbe e dovrebbe tirare di più, ma soprattutto deve migliorare come assistman. Proprio per lavorare su questo aspetto, però, sembra che per il nativo di Chicago sia stato preso sotto propria ala prorettrice da DeMar DeRozan.

Bulls, Dosunmu parla del rapporto con DeRozan: “Mi ha spiegato tutti i miei errori e come risolverli”

Tutto sembra essere iniziato il 23 gennaio sull’areo che portava i Bulls, appena sconfitti dagli Magic, a Oklahoma City per la sfida contro i Thunder. Nella gara di Orlando Dosunmu aveva concluso la partita con 3 palle perse, 0 assist e un +/- di -18, partendo in quintetto come point guard. In quelle 3 ore DeRozan sembra essersi avvicinato al rookie per aiutarlo ad analizzare la partita e comprendere gli errori appena commessi.

“Per tutte e 3 ore del volo DeMar si è messo vicino a me dandomi diverse lezioni NBA. Mi ha spiegato uno per uno tutti gli errori che ha fatto, cosa avrei dovuto fare in ogni situazione e dove dovrò allenarmi per migliorare i difetti che mi hanno portato a sbagliare”

Stando sempre alla parole del numero 0 dei Bulls, le “lezioni” stanno continuando e i suoi frutti sono già visibili dopo neanche 2 settimane. Ayo ha infatti realizzato la sua seconda doppia doppia nel match vinto domenica contro i Blazers, sfiorandola sia nella sfida di martedì contro i Magic e quella di stanotte contro i Raptors, chiudendo rispettivamente con 9 e 8 assist. Proprio la sconfitta contro Toronto è stata la sua 11esima da titolare, tutte giocando almeno 38 minuti. A dimostrazione dei miglioramenti del ragazzo, in settimana è arrivata anche la notizia della sua convocazione al Rising Stars Challenge.

Coach Donovan elogia la mentalità e i progressi di Ayo Dosunmu

Su Dosunmu e sulla sua crescita si è espresso anche Donovan, elogiandone i miglioramenti e dicendo:

“Prima di venir colpiti dal COVID e dagli infortuni, lui aveva compiti diversi da quelli che ha ad oggi. Non solo perché partiva dalla panchina, ma anche quando era in campo non era il giocatore che doveva gestire il pallone. Lui doveva soprattutto impegnarsi in difesa e accompagnare la transizione offensiva, con la sola preoccupazione di farsi trovare libero, ricevere e mettere la palla nel canestro”

“Ora le cose sono diverse. Sta a lui gestire i contropiedi e capire qual è il miglior compagno da servire. O in situazione di attacco a difesa schierata se è meglio andare dentro dai lunghi o scaricare sul perimetro per una guardia. Queste sono cose a cui non ha mai dovuto pensare prima d’ora. Ma abbiamo fiducia in lui e nella sua sicurezza, caparbietà e nel suo controllo della palla. A volte commette ancora degli errori di inesperienza in impostazione, ma quando lo capisce è come se dentro qualcosa gli esploda, prova sempre a rimediare e aumenta la concentrazione per non sbagliare di nuovo la volta dopo”

L’attenzione ai dettagli di Dosunmu si è notata anche in campo, ed è ancora più visibile nei numeri delle 11 partite giocate in quintetto. 7 assist e 2 rubate di media per la matricola da quando inizia le partite. Ayo sta anche migliorando un’abilità che fin dall’high school possiede, la sicurezza palla nel controllo del pallone, ma che da quando è passato tra i professionisti ha puntato a sviluppare ancora. Questo suo pregio e capacità di capire sempre il momento della partita gli ha permesso anche di rivelarsi anche un giocatore clutch e che sa fare scelte in momenti decisivi, come ammesso dallo stesso giocatore:

“Questa mia dote penso solo che derivi dalla mia mentalità. Fin da bambino ho sempre avuto la sicurezza di sapere che ciò su cui lavori quando sei solo in palestra poi ti torna utile in partita. Quando mi alleno io mi immagino i momenti che potrei vivere, le scelte che dovrei fare e mi preparo per quando ciò succederà su un palcoscenico più grande. Questo mio modo di pensare è proseguito con la mia carriera al liceo e all’universitaria. Questo modo di pensare è qualcosa che mi è stato instaurato fin da piccolo”

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