Per l’allenatore dei Milwaukee Bucks Mike Budenholzer, la scelta su chi sia l’MVP è un gioco da ragazzi: Giannis Antetokounmpo. Quando la lega ha riportato alle squadre che nella corsa all’MVP e ai premi individuali, non sarebbero contate le partite che si giocheranno ad Orlando e che quindi sono concluse, a Budenholzer la decisione è arrivata come una notizia.
Il pensiero di Budenholzer su Giannis Antetokounmpo: “MVP”
“Non avevo idea che potesse essere così, ma da un certo punto di vista ha senso. Penso che tutte le squadre abbiano giocato almeno 64,65,66 partite e questo è certamente tanto lavoro svolto. Ma ancora più importante, nelle nostre teste, sicuramente pensiamo che Giannis abbia fatto di tutto quello che serviva per confermarsi MVP anche di questa stagione,” ha detto Budenholzer. “Quello che fa in tutte e due le metà del campo, il modo in cui imposta il gioco, la sua etica del lavoro, sono tutte cose che vanno ad argomentare la mia tesi. È un compagno di squadra incredibile, gioca in maniera altruista, fa di tutto. E penso che queste siano le cose che un MVP fa, quindi noi pensiamo che se lo meriti per davvero, e saremo entusiasti di supportarlo.”
Un MVP per la storia
Nel caso Antetokounmpo, che compirà 26 anni il 6 dicembre, vincesse il premio, sarebbe il terzo giocatore nella storia della NBA a vincere due MVP all’età di 25 anni o più giovane. Gli altri due giocatori sono LeBron James e Kareem Abdul-Jabbar. Antetokounmpo, in più, si unirebbe a Tim Duncan e Steve Nash come terzo giocatore nato al di fuori dagli USA a vincere più di un MVP.
Giannis Antetokounmpo spera di raggiungere anche Hakeem Olajuwon e Michael Jordan, come unico giocatore ad aver vinto il premio di MVP e di difensore dell’anno, nella stessa stagione.
Giovedì, Antetokounmpo ha annunciato anche l’uscita ufficiale delle sue seconde scarpe signature, le Nike Zoom Freak 2. “Voglio essere uno dei più grandi giocatori che abbia mai giocato a questo gioco,” ha detto Giannis ai media. “Ho cercato di fare il più che potevo per essere pronto e cercando di aiutare la mia squadra ad essere pronta per il ritorno in campo. Ma come ho già detto in precedenza, chiunque lo vorrà più degli altri, chiunque sia mentalmente preparato per tutto questo, qualsiasi cosa succeda ad Orlando, quella è la squadra che uscirà vincitrice da tutto.”