L’aria del Madison Square Garden magnifica pregi e difetti di ogni squadra, e soprattutto fa sentire Jalen Brunson la seconda venuta di Allen Iverson.
I New York Knicks risorgono dalle ceneri della batosta presa in gara 4 a Indianapolis e la restituiscono agli Indiana Pacers con gli interessi, per 121-91 in gara 5 per portarsi avanti per 3-2 nella serie. Brunson segna 44 punti con 4 rimbalzi e 7 assist, i superstiti dei Knicks supportano il loro leader tecnico e Indiana affonda senza appello.
Ancora senza OG Anunoby oltre ai “soliti” Randle, Bogdanovic e Robinson, coach Tom Thibodeau lancia in quintetto base Miles McBride al posto di Precious Achiuwa, i Knicks dominano a rimbalzo d’attacco con 20 palloni catturati e oltre a Brunson, mandano altri tre uomini in doppia cifra con 17 punti per McBride, e 18 punti per Josh Hart e Alec Burks. Isaiah Hartenstein si mangia Myles Turner a rimbalzo e questa volta la pressione difensiva a tutto campo di TJ McConnell, Ben Sheppard, Andrew Nembhard e chiunque provi a correre dietro a Jalen Brunson non ottiene effetti.
JB chiude con 18 su 35 al tiro in 43 minuti, i Pacers provano a raddoppiarlo ma con McBride, Hart e Burks sul perimetro a prendersi dei tiri da tre comodi è una strategia troppo rischiosa. Oltre che mal eseguita. Brunson riesce sempre a cedere il pallone coi tempi giusti e a farserlo ridare per attaccare la difesa mossa di Indiana, spesso le guardie dei Pacers sbagliano gli angoli dei “blitz” contro di lui e la star dei Knicks è brava a spezzare i raddoppi e creare sovranumero in attacco.
New York segna 69 punti nel solo primo tempo, e nel terzo quarto allarga ancora la forbice. E’ 84-64 con 4 minuti da giocare nel terzo periodo ed è già tempo di pensare a gara 6. Gara 6 a Indianapolis in cui i Knicks avranno la possibilità di guadagnarsi la prima finale di conference della loro storia dal 2000.
“Oggi hanno segnato parecchi tiri e quando li hanno sbagliati, hanno sempre preso il rimbalzo in attacco” sintetizza Tyrese Haliburton, che chiude con 13 punti, 5 assist e appena 9 tiri una partita timida. “Avevano un quintetto piccolo quindi si penserebbe che avessimo un vantaggio a rimbalzo, ma loro ci hanno messo più voglia di noi. Questo ha fatto la differenza, noi siamo stati imbarazzanti“, ha detto invece coach Rick Carlisle.
Miles McBride ha segnato 17 punti con 15 tiri senza paura e difendendo anche su Haliburton, per Josh Hart una doppia doppia con anche 11 rimbalzi e 3 triple. Donte DiVincenzo non ha segnato da tre ma ci ha messo la difesa e la velocità in transizione offensiva, e 3 recuperi, Hartenstein ha catturato 17 rimbalzi tra cui 12 in attacco. Per Alec Burks infine 5 triple a bersaglio.
“Io devo fare un lavoro migliore e essere più aggressivo” ancora Haliburton “Penso di aver detto la stessa cosa dopo gara 1 e dipende perlopiù da me che non dagli altri. Alla prossima partita sarà diverso, oggi non ho fatto ciò che serviva. Siamo stati troppo frenetici e dobbiamo fare meglio di così, stare più concentrati come gruppo. Il Garden? E’ un grande ambiente, nel primo quarto abbiamo risposto ma poi ci siamo fermati lì. Come ho detto, si parte da me, io sono il leader“.