Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsBoston Celtics Nuova ricaduta per Marcus Smart, nella notte infortunio alla caviglia e ora si teme un lungo stop

Nuova ricaduta per Marcus Smart, nella notte infortunio alla caviglia e ora si teme un lungo stop

di Giacomo Brogi
marcus smart

Tra le partite NBA disputate nella notte, non possiamo non mettere in primo piano la travolgente vittoria dei Boston Celtics al Wells Fargo Center, nel giorno in cui James Harden si è presentato per la prima volta ai suoi nuovi tifosi. Gli ospiti hanno travolto i Philadelphia 76ers con il punteggio di 135-87, infliggendo ai padroni di casa una delle più rovinose sconfitte della loro storia. “Che dire, la nostra peggiore partita sia in attacco che in difesa” dichiara Doc Rivers “Sembrava di giocare contro una squadra di un’altra categoria, purtroppo posso dire poco altro”.

Ma a far scalpore non sono a mio avviso solamente i 48 punti di discrepanza tra le due avversarie, ma vedere finalmente Boston giocare da squadra ed aver ritrovato entusiasmo. Gli ospiti hanno sempre trainato la gara, conducendo anche di 51 punti e tirando con il 56% dal campo e con il 55% dall’arco. Jayson Tatum e Jaylen Brown stanno dimostrando di poter finalmente convivere insieme, coinvolgendo anche i compagni e facendo volare i Celtics al sesto posto in classifica, in piena zona playoffs. Ime Udoka c’ha messo del tempo, ma per fortuna adesso il suo team sembra aver trovato una vera identità. Boston ha inanellato la nona vittoria consecutiva, tornando finalmente a dire la sua e mettendo molta paura in una Eastern Conference equilibratissima ma allo stesso imprevedibile. Fondamentali sono state anche le mosse di Brad Stevens, che nel suo nuovo ruolo di GM le sta davvero azzeccando quasi tutte. La ciliegina finale sono stati gli arrivi di Derrick White, che garantisce tiro e un’ottima alternativa nel back-court dalla panchina, e soprattutto di Daniel Theis, che ritorna in Massachusets dopo le non indimenticabili comparsate prima a Chicago e poi a Houston. Ma nell’incredibile vortice di gioia che stanno attraversando i Celtics, c’è da fare i conti con la nuova ricaduta di Marcus Smart.

Il numero 36, che è rimasto a Boston nonostante le frequenti voci d’addio ed alcuni screzi con i compagni, stava disputando un’ottima partita (mettendo a referto 7 punti con 2 su 3 al tiro in 12 minuti) fino al momento del suo infortunio. Smart, dopo un tentativo di penetrazione a canestro, arrivato quasi al momento di tirare, è stato fermato irregolarmente da Joel Embiid, che gli ha sbarrato la strada, commettendo fallo e facendogli perdere coordinazione. La guardia ospite dunque cade rovinosamente a terra piegando molto goffamente la sua caviglia destra. Il dolore è molto, e il prodotto di Oklahoma State rimane immobile sul parquet per diverso tempo, prima di realizzare i due tiri liberi ed essere accompagnato negli spogliatoi dal preparatore atletico dei Celtics. Le impressioni non sono per nulla buone, ed anche Ime Udoka lo conferma in un’intervista post-partita. “La caviglia si è girata davvero molto male. Lo valuteremo domani, e capiremo come si sente. Purtroppo credo che non sia nulla di buono, ma vedremo.” 

Stagione davvero molto sfortunata quella di Marcus Smart, che si era infortunato al quadricipite nella seconda metà di Dicembre, stando fermo quasi un mese e tornando a giocare a fine Gennaio. Da quel momento in poi Boston ha pian piano cominciato a cambiare aspetto, fino ad arrivare a questa incredibile ascesa, culminata con la clamorosa vittoria di questa notte. Sono tre adesso le partite consecutive in trasferta che i Celtics vincono con più di 30 punti di margine, unica squadra a riuscirci. Inoltre la franchigia del Massachussets nelle ultime 12 partite ha inflitto agli avversari un gap di circa 21 punti di media a partita, il che la pone al secondo posto nella classifica dei miglior differenziali in questo slot di partite, dietro solamente ai leggendari Milwaukee Bucks della stagione 1970\71, che erano trascinati da un certo Kareem Abdul-Jabbar.

Naturalmente ancora i tempi di recupero di Marcus Smart sono ignoti ma se, come previsto, l’infortunio dovesse rivelarsi grave, Boston perderebbe nuovamente un grandissimo difensore perimetrale nonché un ottimo attaccante al ferro, nonostante le sue solite pessime percentuali al tiro. Alla sua ottava stagione in NBA, durante le quali ha sempre vestito la maglia dei Celtics, che lo hanno selezionato come sesta scelta assoluta al draft del 2014 e che lo hanno rinnovato all’ inizio di questa stagione (offrendogli un quadriennale da 77 milioni di dollari complessivi), Smart sta viaggiando ad 11.7 punti, 3.9 rimbalzi e 5.3 assist di media a partita.

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