Finalmente il brutto periodo al tiro di Jayson Tatum è terminato, e ben lo dimostrano i 51 punti di cui 48 nei primi tre quarti e 9 triple a segno su 14 tentativi, messi a referto ieri pomeriggio nel match contro gli Washington Wizards, vinto dai Celtics per 116-87.
Tatum era entrato nella Capital One Arena con una felpa che recava la scritta “Believe in Yourself”, ed evidentemente questo augurio inconsapevole gli ha fatto bene per uscire dal suo periodo no al tiro. Tatum sembra infatti essersi risvegliato nel match contro Washington, tirando con il 64.3% sia dal campo che da oltre l’arco, e ha aggiunto alla sua prestazione anche 10 rimbalzi e 7 assist, il tutto dopo aver litigato con il canestro tirando con uno 0% nelle ultime 3 partite.
“Ovviamente so e tutti sanno che ultimamente non ho tirato bene, ma questo non mi ha mai scoraggiato” ha detto Tatum durante un’intervista post-partita. “Sono sempre la stessa persona, sia che io sbagli 20 tiri sia che io segni 51 punti. Si tratta solo di passare alla prossima partita, ed è così semplice“.
Questa maturità mentale ha sicuramente aiutato Tatum a diventare uno dei marcatori più pericolosi della Lega, indipendentemente dalle sue percentuali complessive al tiro, e la prestazione di domenica ha rappresentato il suo terzo match stagionale da almeno 41 punti. È infatti uno dei soli cinque giocatori (insieme a Giannis Antetokounmpo, Stephen Curry, Joel Embiid e Trae Young), ad aver segnato più di 41 punti almeno tre volte in questa stagione.
Tatum probabilmente non ha mai giocato meglio in attacco rispetto a quanto ha fatto ieri sera, ed è andato anche vicino al suo massimo in carriera da 60 punti, che gli ha permesso di pareggiare Larry Bird per punti segnati in una sola partita nella classifica di franchigia di Boston. Per come era partito aggressivo nel match di ieri avrebbe anche potuto eguagliare il suo stesso record, ma l’unica cosa che glielo ha impedito è il fatto che a Boston è bastato che giocasse appena 33 minuti, mentre giocò più di 45 minuti e un tempo supplementare quando raggiunse il suo record lo scorso aprile, contro San Antonio.
Dopo la prestazione di ieri, Abby Chin di NBC Sports ha chiesto al diretto interessato quale fosse il suo stato d’animo. “Quando non segni ma sai di cosa sei capace, a volte è meglio riderci sopra“ ha risposto il n°0. “È così semplice, giochi tante partite e a volte semplicemente non arrivano i canestri. Da scorer, però, capisci subito quando è la serata giusta. Prima realizzi il tuo primo canestro, poi la tua prima tripla e così via, fino a che non ti senti caldo. Non c’è niente di più bello in quei momenti. Quando senti quella sensazione, il canestro sembra grande come quest’arena. È una sensazione incredibile”.
Tatum ha segnato i primi 9 punti di Boston a inizio partita, aggiungendone altri 13 nel primo quarto. Ha poi continuato con 18 punti nel secondo quarto, 17 nel terzo e altri 3 durante i pochi minuti giocati nel quarto periodo. Tatum ha poi raggiunto i 50 punti con un drive a canestro a circa 4 minuti e 30 secondi dalla fine. Poi ha tirato un libero con 3.55 minuti da giocare e infine ha lasciato il campo mentre il pubblico di Washington, che includeva molti fan dei Celtics vestiti di verde, gli ha regalato una standing ovation.
“Vedere così tanti tifosi per strada con la mia maglia da trasferta indosso, è qualcosa che non do per scontato. So che ci sono circa 450 giocatori nella lega, e questi tifosi si sono presi del tempo per andare a comprare la mia maglia”. Quando poi gli è stato chiesto se si fosse messo apposta quella felpa, ha riso dicendo: “No, non l’ho fatto apposta, ma era molto adatta all’occasione”.
Una prestazione spettacolare, che ha attirato i complimenti persino del rientrante coach Wes Unseld Jr. “Non ci sono scuse. Ha fatto fatica, ma stasera ha ritrovato il suo ritmo” ha detto il capo allenatore degli Wizards, che non hanno mai messo la testa avanti nel match e a cui non sono bastati i 13 punti con 7 rimbalzi di Avdija, i 12 con 7 rimbalzi di Kuzma e i 19 di Bradley Beal, che ha anche sentito il bisogno di dire qualcosa al n°0 dei Celtics: “E’ la seconda volta che segno 50 punti contro di loro” ha detto Tatum, ridendo. “Mi ha solo detto che era stanco di questo”.
Da segnalare per Boston anche i 18 punti con 10 rimbalzi di Brown e gli 11 con 6 assist di Smart.
Boston è quindi salita ad un record di 24-24, buono per l’ottavo posto in Eastern Conference, mentre Washington passa ad un record di 23-24, posizionandosi al decimo posto a Est.