Che tra Ben Simmons e Rudy Gobert non scorra buon sangue, lo si era già capito da diverso tempo. Ora che il centro francese degli Utah Jazz sembra essere il favorito alla corsa come Defensive Player Of The Year, le vecchie ruggini riemergono. Ruggini che risalgono a febbraio quando Utah sconfisse Philadelphia ma Simmons fu autore di 42 punti. L’australiano dopo la partita non usò mezze misure dicendo che mettere Gobert a difendere su di lui non era stata proprio una mossa vincente.
Simmons difende la sua causa: “Io posso difendere su tutti, Gobert no”
Simmons non è lontano dalla corsa al DPOY e in un’intervista concessa a Rachel Nichols a ESPN “The Jump” spiega perchè lui dovrebbe essere favorito su Gobert: “Io sono uno di quei giocatori che può difendere su chiunque. Ovviamente ho molto rispetto per Rudy, so di cosa è capace, so che è un giocatore fantastico sotto canestro. Ma lui non difende su chiunque, questa à la verità. Lui mi ha marcato a Utah e ho fatto 42 punti e non sono proprio un realizzatore”.
Il rispetto che Simmons dichiara di avere nei confronti di Gobert, giudicando le sue parole, è abbastanza velato. Ovviamente Ben tira acqua al suo mulino. L’australiano non ha mai vinto il DPOY ma è stato il re dei recuperi la scorsa stagione e inserito nel primo quintetto difensivo della Lega. Anche quest’anno sta dimostrando di essere uno dei giocatori più dotati da quel punto di vista, facendo registrare 1.6 recuperi a partita. Inoltre i suoi Philadelphia 76ers sono secondi nella Lega per defensive rating.
Apparentemente tutto porterebbe a dare ragione a Simmons, se non fosse che, guardando il tabellino dell’ultima sfida contro Utah, saltino all’occhio un paio di cose. In primis il risultato finale, vittoria Utah 134-123, non esattamente un punteggio basso e soprattutto sono da rimarcare i 40 punti segnati da Jordan Clarkson, guardia di riserva dei Jazz. Guardia su cui Simmons, come a sua detta, può tranquillamente marcare. Ecco Simmons fa bene ad avanzare la sua candidatura, ma prendere come esempio la partita contro Utah è un’arma a doppio taglio.