L’ingresso di un fondo sovrano del Qatar nella proprietà di Monumental Sports, la holding di Ted Leonsis che controlla Wizards (NBA), Mystics (WNBA) e Capitals (NHL) non sarà per il commissioner NBA Adam Silver l’alba di un arrivo in massa di altri fondi sovrani nella lega.
Silver ha parlato dell’argomento, e di diversi altri temi importanti, in conferenza stampa da Las Vegas dove la NBA sta tenendo la Summer League. L’evento di Las Vegas è diventato negli anni una sorta di “stati generali” della lega dove confluiscono giocatori, dirigenti, media e stampa e proprietari e executive di squadre e NBA.
“Non dirò che non accadrà mai” ha detto il commissioner sul futuro ingresso en masse di fondi sovrani esteri nella lega e nelle franchigie “oggi come oggi però non c’è una discussione. Per noi è molto importante che vi sia sempre una persona, una figura che sia in carica, e questo indipendentemente dalla presenza o meno di investitori di quel tipo. Una figura che sia in posizione di controllare un team, rispondere ai fan e che abbia la responsabilità nei confronti dei partner e dei giocatori“.
Le regole NBA attuali vietano ai fondi sovrani esteri scalate alle franchigie, e permettono solo investimenti passivi non superiori al 5%, esattamente la quota di Monumental Sports rilevata a giugno dalla Qatar Investment Authority. Lo scenario che Adam Silver vorrebbe evitare, almeno fino a quando non diventerà inevitabile anche in America, è quello in sui si trova oggi il calcio europeo, con alcune delle squadre più blasonate ormai in mano a investitori esteri arabi, asiatici e anche statunitensi, e spesso privi di una figura manageriale forte o riconosciuta come “interfaccia”.
“Il motivo per cui abbiamo aperto negli ultimi anni a fondi sovrani e private equity firms è che è più difficile ormai trovare singoli individui in grado di investire certe somme di denaro in prima persona (…) e questi fondi vogliono davvero investire risorse nelle squadre. Penso che la comunità finanziaria in generale stia seguendo un trend e veda in questo una vera opportunità di crescita“.
Silver ha anche parlato, in breve, dei gli ipotetici piani di espansione della NBA a una 31esima squadra, ora che il nuovo contratto collettivo di lavoro CBA è stato ratificato ed è entrato in vigore. Le due città candidate a ospitare una franchigia d’espansione sono sempre le stesse, Seattle e Las Vegas: “Ci occuperemo di espansione una volta firmati anche i nuovi contratti per i diritti TV. Las Vegas? NOn vi è dubbio che ci sia grandissimo interesse in questo tipo di mercato“.