Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Adam Silver: “No a fondi sovrani esteri proprietari di team NBA”

Adam Silver: “No a fondi sovrani esteri proprietari di team NBA”

di Michele Gibin

L’ingresso di un fondo sovrano del Qatar nella proprietà di Monumental Sports, la holding di Ted Leonsis che controlla Wizards (NBA), Mystics (WNBA) e Capitals (NHL) non sarà per il commissioner NBA Adam Silver l’alba di un arrivo in massa di altri fondi sovrani nella lega.

Silver ha parlato dell’argomento, e di diversi altri temi importanti, in conferenza stampa da Las Vegas dove la NBA sta tenendo la Summer League. L’evento di Las Vegas è diventato negli anni una sorta di “stati generali” della lega dove confluiscono giocatori, dirigenti, media e stampa e proprietari e executive di squadre e NBA.

Non dirò che non accadrà mai” ha detto il commissioner sul futuro ingresso en masse di fondi sovrani esteri nella lega e nelle franchigie “oggi come oggi però non c’è una discussione. Per noi è molto importante che vi sia sempre una persona, una figura che sia in carica, e questo indipendentemente dalla presenza o meno di investitori di quel tipo. Una figura che sia in posizione di controllare un team, rispondere ai fan e che abbia la responsabilità nei confronti dei partner e dei giocatori“.

Le regole NBA attuali vietano ai fondi sovrani esteri scalate alle franchigie, e permettono solo investimenti passivi non superiori al 5%, esattamente la quota di Monumental Sports rilevata a giugno dalla Qatar Investment Authority. Lo scenario che Adam Silver vorrebbe evitare, almeno fino a quando non diventerà inevitabile anche in America, è quello in sui si trova oggi il calcio europeo, con alcune delle squadre più blasonate ormai in mano a investitori esteri arabi, asiatici e anche statunitensi, e spesso privi di una figura manageriale forte o riconosciuta come “interfaccia”.

Il motivo per cui abbiamo aperto negli ultimi anni a fondi sovrani e private equity firms è che è più difficile ormai trovare singoli individui in grado di investire certe somme di denaro in prima persona (…) e questi fondi vogliono davvero investire risorse nelle squadre. Penso che la comunità finanziaria in generale stia seguendo un trend e veda in questo una vera opportunità di crescita“.

Silver ha anche parlato, in breve, dei gli ipotetici piani di espansione della NBA a una 31esima squadra, ora che il nuovo contratto collettivo di lavoro CBA è stato ratificato ed è entrato in vigore. Le due città candidate a ospitare una franchigia d’espansione sono sempre le stesse, Seattle e Las Vegas: “Ci occuperemo di espansione una volta firmati anche i nuovi contratti per i diritti TV. Las Vegas? NOn vi è dubbio che ci sia grandissimo interesse in questo tipo di mercato“.

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