L’appuntamento annuale del CAA World Congress of Sports, tenutosi a New York è stato ricco di contenuti e protagonisti. Tra di essi, a prendersi la scena è stato il commissioner NBA Adam Silver, che ha attirato le attenzioni dei presenti, parlando della possibile espansione della lega,in un prossimo futuro.
Tra le destinazioni possibili, sollecitato da Mick Ackers di Las Vegas Review-Journal, l’avvocato cinquantanovenne, si è soffermato sulla Sin City. “La città del peccato”, più nota come Las Vegas.
Fa strano vedere città iconiche come Seattle e Las Vegas, prive di una franchigia NBA.
Per la verità, la prima fino al 2008 poteva vantare una selezione, la cui storia e mito avevano costruito una passione che aveva invaso i cuori anche di molti fan oltreoceano. Solo le mire imprenditoriali di Clayton Bennet, distrussero un amore che sembrava indissolubile, con lo spostamento della franchigia a Oklahoma City.
Invece, la città del Nevada, una squadra nella lega cestistica a stelle e strisce, l’ha sempre desiderata. Ma non è mai riuscita ad agguantarla. Tuttavia parliamo di un bacino economico e di utenza, davvero ragguardevole.
Prendendo in esame la sola area metropolitana, essa contava nel 2018 la bellezza di 2 milioni e 227 mila abitanti. Questa può vantare anche il primato sul fronte demografico, dell’intero stato americano.
Non dimentichiamo poi, tutto il circolo vizioso di attività, che hanno fatto di Las Vegas la capitale mondiale del divertimento. Attrazioni che hanno generato un giro di affari monetari di tutto rispetto (ad esempio i casinò fatturano 17,7 miliardi di dollari l’anno).
Tutte le considerazioni appena fatte sono ben salde nella mente di Silver, che non ha escluso in un tempo venturo, l’avvento di una franchigia nella località nevadana.
“Per il momento non stiamo considerando un espansione, ma in caso Las Vegas è ovviamente nella lista”
Va ricordato, a dovere di cronaca, che Las Vegas ha ospitato le ultime 17 edizioni della Summer League, la rassegna cestistica che vede protagonisti i giovani e la matricole delle 30 squadre NBA. Un assoluto successo, come testimoniato dallo stesso commissioner:
“È quasi una sorta di trentunesimo mercato con il tipo di presenza che abbiamo lì. C’è grande partecipazione a Las Vegas in estate. Vendiamo ben oltre 100.000 biglietti e tutte le nostre squadre sono lì. È una specie di riunione invernale del baseball”.