Home NBA, National Basketball AssociationNBA News NBA, accordo sul nuovo CBA: i primi dettagli e cosa cambia

NBA, accordo sul nuovo CBA: i primi dettagli e cosa cambia

di Michele Gibin
nba nuovo contratto collettivo CBA

La NBA e il sindacato giocatori NBPA hanno raggiunto l’accordo per la ratifica del nuovo CBA (Collective Bargain Agreement), il contratto di lavoro collettivo che scatterà dalla stagione 2023-24.

L’accordo dovrà passare ora dal voto del board of governors della NBA, il consesso dei 30 proprietari e rappresentanti delle 30 squadre, per il via libera definitivo. Il nuovo CBA resterà dunque in vigore fino al 2030.

In attesa della ratifica ufficiale e di conoscere per intero il nuovo testo, ecco alcuni dei primi dettagli emersi e che cosa cambierà. E’ saltato il ritorno all’età minima di 18 anni per accedere al draft NBA, e per accedervi sarà obbligatorio per i giocatori presentarsi e partecipare al draft combine annuale di Chicago, salvo eccezioni come campionati esteri in corso e motivi personali o di infortunio.

Nuovo Collective Bargain Agreement NBA: cosa cambia dal 2023-24

Novità della stagione regolare

  • Viene fissato un limite minimo di partite disputate in una stagione per essere eleggibili per uno dei premi individuali e negli All-NBA Team, a 65 partite minime giocate. Una delle misure paventate per limitare il ricorso al load management e ai riposi programmati soprattutto dei giocatori più importanti
  • Il torneo di metà stagione potrebbe tenersi a partite dalla stagione 2023-24, sul modello come già anticipato della Commissioner’s Cup WNBA, con un pool di partite a partire da novembre che varranno anche per una classifica parallela da cui poi usciranno 8 squadre, che giocheranno un torneo a eliminazione diretta in gara singola. La “Final Four” si giocherà in campo neutro, come avviene ad esempio nella NCAA o al Super Bowl. La sede della Final Four dovrebbe essere Las Vegas. Come incentivi sono previsti premi aggiuntivi in denaro per giocatori e staff

Novità nel salary cap

  • Il limite massimo di crescita percentuale per le estensioni contrattuali sale dal 120% al 140%
  • Il numero dei two-way contract per squadra sale a un massimo di 3, al posto di 2
  • verrà creato un “upper spending limit“, ovvero un limite massimo di spesa oltre alla soglia della luxury tax, per limitare la possibilità di alcune squadre di eccedere troppo tale limite. Il nuovo Upper Spending Limit sarà fissato a 17.5 milioni di dollari oltre la soglia della luxury tax, e superato tale limite le squadre non potranno più utilizzare la midlevel exception garantita alle squadre che sono in territorio di luxury tax, né mettere sotto contratto giocatori tramite il mercato dei buyout. Le squadre sopra tale limite non potranno spedire le cosiddette “cash considerations” ad altre squadre in sede di trade, né cedere una scelta al primo giro che cada nei successivi 7 anni. Tale nuovo strumento del salary cap NBA sarà noto come second tax apron
  • Il nuovo CBA dovrebbe creare per ora non meglio precisate “nuove opportunità via trade e e di spesa” per le squadre in mercati piccoli. Tra queste misure, la possibilità di avere trade exception ancora più larghe
  • La crescita annuale del salary cap NBA sarà “ammorbidita” per impedire che questo possa salire da un anno all’altro di oltre il 10%, per tutta la durata del nuovo CBA. Misura che dovrebbe impedire balzi nel salary cap come quello del 2016 quando ci fu un aumento del 32% da una stagione a quella successiva
  • Le midlevel exception saliranno del 7.5%, le room exception del 30%, le rookie scale extension al di sotto del massimo salariale per un giocatore potranno essere anche di 5 anni di durata, anziché 4
  • Viene eliminato il limite per le squadre ad avere solo due Designated Supermax Player, ovvero due giocatori eleggibili contemporaneamente per un’estensione di contratto al massimo salariale, e sotto contratto con un supermax contract
  • Nel nuovo CBA è prevista una nuova second round pick exception, che permetterà alle squadre di mettere sotto contratto i giocatori scelti al secondo giro senza utilizzare la midlevel exception
  • Col nuovo CBA le squadre potranno iniziare a trattare con i propri free agent, di cui detengono i diritti Bird, già dal giorno dopo la fine delle NBA Finals. Il termine attuale con il CBA in vigore era del 30 giugno. Un altro vantaggio per le squadre che sono interessante a trattenere i propri free agent, con alcuni giorni vantaggio per condurre trattative in esclusiva prima della free agency ufficiale
  • Il nuovo CBA comprende salari più alti per i giocatori messi sotto contratto con un “exhibit 10”, un contratto con cui le squadre invitano giocatori in prova per i training camp

Nuovo CBA NBA: via i ruoli per gli All-NBA Team, cannabis non più sostanza vietata

Una novità importante e attesa, è l‘eliminazione delle limitazioni di ruolo per la selezione delle squadre All-NBA di fine stagione. A partire dal 2024 i votanti potranno votare semplicemente i 5 giocatori per loro più meritevoli per ciascuno dei 3 team All-NBA.

Riforma che mette fine alla situazione impossibile verificatasi ad esempio nelle ultime 2 stagioni di dover scegliere solo uno tra Nikola Jokic e Joel Embiid per il ruolo di centro in un quintetto All-NBA. Col nuovo CBA potranno essere nominati assieme nello stesso quintetto.

Dal 2024 ai giocatori sarà permesso di investire in altre squadre NBA e in franchigie WNBA, e investire nel betting e in compagnie che operano nel settore della cannabis. Quest’ultimo punto era già garantito, mentre per quanto riguarda betting e soprattutto investimenti in quote di squadre NBA e WNBA si tratta di una novità, che sarà possibile grazie a una società di Private Equity selezionata dalla NBPA.

Come già garantito inoltre dal 2020, la NBA non considererà più la cannabis come sostanza dopante e vietata per i giocatori.

You may also like

Lascia un commento