L’assenza dei grandi nomi – i soliti: Lakers, Warriors, Celtics, LeBron James, Stephen Curry, Luka Doncic – ha spento il già relativo entusiasmo di Las Vegas per la Final Four della NBA Cup 2024 in programma sabato 13 e martedì 17 dicembre alla T-Mobile Arena.
Dopo i quarti di finale, quando si è scoperto quali sarebbero state le 4 squadre finaliste, i prezzi dei biglietti per le partite della Final Four sono crollati a cifre che di solito non si vedono per una gara NBA, neppure di quelle di seconda fascia. Oggi, un biglietto per una delle due semifinali può costare anche dai 29 ai 39 dollari, una cifra davvero bassissima. Per la finale si fa meglio ma mica tanto, 79 dollari per una partita tra due squadre NBA con un premio in palio sono davvero pochi. Considerando che si gioca a Las Vegas, una delle capitali mondiali dell’intrattenimento dove conta soprattutto esserci, a qualunque evento.
Che al netto delle prove generali di espansione della NBA a Las Vegas, che sembra solo questione di “quando” e non più di “se”, l’interesse per le finali del torneo infrastagionale voluto da Adam Silver fosse scarso, lo si era già visto un anno fa. Quando complice anche l’orario tardo pomeridiano la prima semifinale tra Bucks e Pacers si giocò in un’arena mezza vuota e soprattutto silenziosa, cosa difficile da nascondere nonostante l’illuminazione strategica e le tribune sapientemente oscurate.
Bucks, Hawks, Thunder e Rockets non sono squadre né mercati di primaria grandezza per la NBA, nonostante Atlanta e Houston siano due metropoli. Se lo spirito della NBA Cup è stato rispettato, ovvero quello di aprire la competizione oltre le solite contender (anche quando non lo sono, leggi Lakers e Warriors) e generare attenzione sulle squadre più “piccole”, difficile che quando si andranno a fare i conti la questione biglietti, e soprattutto location, non salti fuori. E al tavolo dei conti al prossimo Cda non potranno non saltare all’occhio anche i dati di ascolto TV: la NBA Cup ha fatto registrare quest’anno un calo del 10% di spettatori rispetto all’edizione 2023, la prima e con l’effetto novità da considerare. Calo che rispecchia quello generale degli spettatori TV per la NBA per i primi due mesi di stagione, e che è stato spiegato in parte con una competizione di eventi serrata, tra le Worlds Series MLB, il match-evento (a essere gentili) tra Mike Tyson e Jake Paul e le elezioni presidenziali USA.
In un mondo perfetto per le tasche degli investitori, alle Final Four della NBA Cup ci andrebbero ogni anno a rotazione Lakers, Celtics, Warriors, Heat, Knicks, Mavs, Suns e Wembanyama con Spurs al seguito. Del resto, anni fa scherzando ma non troppo lo stesso Adam Silver disse che “la finale NBA ideale per noi sarebbe Lakers contro Lakers, ogni anno“. E invece niente, alla Final Four 2024 ci saranno un due volte MVP e campione NBA come Giannis Antetokounmpo, un Top-10 NBA come Shai Gilgeous-Alexander, una delle squadre più atletiche (schiacciate! Alley-oop! Stoppate!) della lega come i Rockets, e la squadra dove giocano Trae Young e la prima scelta assoluta all’ultimo draft, Zaccharie Risacher.
Ma volete mettere con l’ennesima sfida in reparto geriatria tra Stephen Curry, LeBron James e Kevin Durant? Se siete americani, si.