Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti A che punto è la vendita dei Boston Celtics?

A che punto è la vendita dei Boston Celtics?

di Antonio Gagliardi

Boston Basketball Partners intende vendere tutte le azioni del team”. Tanto si legge in un post con il quale la BBP (Boston Basketball Partners) ha annunciato su X l’apertura a ricevere offerte per la vendita di tutte le azioni dei Boston Celtics. Le ragioni che hanno indotto la BBP (o meglio, la “famiglia del gruppo proprietario”) a tale determinazione pare siano riconducibili a “considerazioni di pianificazione patrimoniale e familiare”. La potenziale operazione prevederebbe il perfezionamento del processo di cessione di una quota di maggioranza a inizio del 2025 per poi procedere con la vendita della restante partecipazione entro il 2028. Fino ad allora, Wyc Grousbeck, l’attuale proprietario di rappresentanza dei Celtics, manterrà l’incarico di governor.

I Boston Celtics, franchigia storica e campioni NBA in carica, si trovano di fronte a un momento cruciale della loro storia: il potenziale cambio di proprietà. La decisione, annunciata dal consorzio Boston Basketball Partners LLC, guidato da Wyc Grousbeck, rappresenta uno degli sviluppi più rilevanti per il panorama NBA, sia per l’entità dell’operazione sia per le sue possibili implicazioni sul futuro della squadra.

Una valutazione record

Il processo di vendita, avviato ufficialmente nell’ottobre 2023, è stato affidato a JPMorgan e BDT & MSD Partners, con l’obiettivo di completare il trasferimento graduale delle quote entro il 2028. Attualmente, la franchigia è valutata tra i 5,1 e i 5,5 miliardi di dollari, una cifra che potrebbe stabilire un nuovo record nella lega, superando i 4 miliardi spesi per l’acquisto dei Phoenix Suns nel 2022.

La decisione di cedere il controllo, secondo taluni maturata in un contesto di dissidi interni tra i soci, come detto è stata “giustificata” anche come mossa di pianificazione patrimoniale. Si tratta di un’operazione che potrebbe ridefinire gli equilibri economici e sportivi della NBA, considerando il valore simbolico e competitivo dei Celtics.

I potenziali acquirenti

Allo stato, considerata la smentita da parte dei rappresentanti della holding dell’interesse di Fenway Sports Group (gruppo proprietario del Liverpool e dei Boston Red Sox), Stephen Pagliuca pare sia l’unico tra i potenziali pretendenti ad aver confermato la volontà di esprimere un’offerta. Ma in pole position tra i potenziali interessati a rilevare la franchigia i rumors fanno emergere figure di grande rilievo.

In primis quello di Robert Hale, attuale azionista di minoranza e figura influente nel panorama economico di Boston. Con un patrimonio personale di 5,8 miliardi di dollari e una lunga esperienza nel mondo degli affari come CEO di Granite Telecommunications, Hale rappresenta un candidato credibile per rafforzare la stabilità della squadra.

Altro candidato papabile sarebbe Mark Bezos, co-fondatore della società di private equity HighPost Capital e fratellastro del fondatore di Amazon, Jeff Bezos. La sua esperienza negli investimenti e le risorse della famiglia Bezos lo rendono un outsider di peso. Entrambi potrebbero scegliere di acquisire il controllo totale o una quota significativa, e la competizione per rilevare una delle squadre più prestigiose della NBA si preannuncia intensa.

Cosa può cambiare con la nuova proprietà?

Il possibile cambio di proprietà pone interrogativi rilevanti sul futuro dei Celtics, sia in termini di gestione manageriale sia per le implicazioni sportive.

Management: La leadership di Brad Stevens, president of basketball operations, con ogni probabilità verrà messa in discussione dalla nuova proprietà. Al contempo, la sua abilità nel costruire roster competitivi potrebbe rappresentare un asset prezioso per chi subentrerà.

Roster: Con un nucleo di giocatori già altamente competitivo e contratti multimilionari confermati, i Celtics si trovano in una posizione di forza. Una nuova proprietà con disponibilità a investire potrebbe ampliare ulteriormente il potenziale della squadra, mentre un approccio più prudente potrebbe portare a ridimensionamenti strategici.

La vendita della franchigia non è solo una questione economica, ma un evento che avrà sicuramente impatto sulla lega. Per una squadra con una storia così radicata e un seguito globale, se da un lato il passaggio di proprietà può rappresentare un’opportunità per rafforzare ulteriormente la propria identità, dall’altro c’è il rischio di perdere continuità.

Con un mercato NBA sempre più internazionale e competitivo, il futuro dei Boston Celtics sarà attentamente monitorato da analisti, tifosi e concorrenti. Qualunque sia l’esito, il destino di questa franchigia promette di segnare un nuovo capitolo nella storia della lega.

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