Home Aneddoti NBA Arenas risponde a Caron Butler sul caso Crittenton-Arenas

Arenas risponde a Caron Butler sul caso Crittenton-Arenas

di Simone Scumaci

Quando si parla di Gilbert Arenas non si può pretendere che l’ex point guard dei Wizards resti in silenzio. Dopo la pubblicazione da parte del The Washington Post dell’estratto del libro di Caron Butler ove la small forward di Racine, in Wisconsin, ha parlato del caso Crittenton-Arenas, un caso che sconvolse l’NBA. Le versioni di Arenas riguardo a quell’evento sono sempre stato molto discordanti con quelle raccontate dai presenti e dagli agenti di polizia, ed “Agent 0” ha voluto ancora una volta precisare la sua versione sul noto social network Instagram.

“Quando è uscito il libro di @caronbutler l’ho comprato. Lo rispetto, ma la storia del #Gunsinthelocker (armi nello spogliatoio) non è vera. Ero con Butler a fare nulla, mentre #JaVale #Crit e #Boykins (rispettivamente JaVale McGee, Javaris Crittenton ed Earl Boykins) stavano giocando a carte. #Crit stava perdendo e ci stava dentro fino al collo, così ho deciso di giocare anche io. #Crit non ha beccato nulla, non ha vinto nessuna mano a Spades è così il piatto da 1100 dollari (anche se solo 800 dollari erano suoi) è andato a JaVale McGee. #Boykins chiese a JaVale se poteva avere i suoi 200 dollari (che gli doveva) visto che in quel momento aveva i soldi. JaVale rispose che lo avrebbe fatto una volta atterrati per evitare che finisse il suo momento positivo al gioco. In quel momento #Crit impazzì ed iniziò ad urlare a JaVale di dare i soldi a Boykins visto che li aveva appena vinti. Allora saltai in piedi in mezzo a quei due c…..i; #Critt si girò verso di me e disse: “Vaff…..o cog…e”. Risposi: “Mi dovete 200 dollari e 300 a Caron, ma non stiamo facendo casino per questo”. Allora lui rispose. “Vaff….o, vorresti parlare di soldi con qualcuno?” Così da quel momento quella discussione divenne la mia discussione. Tornammo a giocare. Earl disse che era fuori, JaVale che non volesse più carte. #Crit invece chiese altre cinque carte. Molto probabilmente stava per puntare il piatto ancora una volta. Così dissi che ero fuori, soprattutto sapendo che JaVale aveva A K Q in mano. Non c’era bisogno di giocare perlomeno finchè c’erano sul piatto i soldi di #Crit sicuri di essere presi da JaVale, così a fine turno avrei potuto mostrare la mia mano a #Crit e farlo impazzire per non aver giocato con tre carte vincenti in mano. Lui urlò, si lamentò delle carte e di come venivano distribuite, e intanto JaVale disse: “Fanc..o, vinco con A K Q”. #Crit continuò a lamentarsi delle carte, usandola come scusa per aver, ancora una volta, regalato una mano e soldi, così dissi a tutti di capirlo e andai via… Loro continuavano a litigare.  Earl cercava di convincere #Critt che avesse vinto JaVale. #Critt continuava ad urlare “FANC..O, IL GIOCO E’ TRUCCATO”. Allora tornai da loro e dissi: “Con le carte che hai avuto e come le hai giocate come fai a lamentarti del gioco”. Quando l’aereo atterrò tornò ad urlare contro di noi, dicendoci che se fossimo “in strada” ci avrebbe fatto saltare le ginocchia. Allora dissi che se ci teneva gli avrei portato le pistole il lunedì successivo. Era sabato e avremmo avuto la domenica di riposto. Prima di andare ad allenamento, alle 8 del mattino, misi quattro pistole su una sedia dello spogliatoio con un biglietto con scritto di sceglierne una. Nessuno mi ha visto con una pistola in mano nè mentre le mettevo lì. Quando entrai nello spogliatoio, oltre a #Critt v’erano solo #Dsteve #DOM e #Blache (rispettivamente DeShawn Stevenson, Dominic McGuire e Andray Blatche)”

Il differente movente delle due storie (Butler sostiene che il debito v’era tra Arenas e Javaris, Agent 0 invece che Crittenton dovesse dei soldi a JaVale), non ne modifica il finale, ovvero la scena da Far West che il lunedì successivo al litigio sull’areo devastò quei Wizards e la carriera di Crittenton e, soprattutto, di Arenas che da quel momento in poi urlò sempre meno “Hibachi”, il suo grido ad ogni canestro, dal college, all’NBA.

Per Nba Passion,

Simone Scumaci

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